Roma, venerdì 15 giugno 2018 – L’On. Alessandro Amitrano, giornalista classe 1989, neo deputato ed ex consigliere comunale a Napoli, ci parla dei primi giorno del governo Conte.

Come commenta il passaggio del discorso di Montecitorio in cui il Primo Ministro ha citato il tema del conflitto d’interesse e le veementi reazioni delle opposizioni?
Questo tema è sempre stato importante per noi. Nella passata legislatura il Movimento ha presentato una proposta di legge sul conflitto d’interessi, ma le forze di maggioranza di quel tempo non sono andate fino in fondo. Ora possiamo farlo. La tematica, tra l’altro, è presente anche nel contratto di governo M5S-Lega. La bagarre in aula è stata fuori luogo. Conte non ha accusato nessuno ed ha ragione quando dice che in Italia c’è un problema in merito da affrontare.

Quanto sono fondate (e perché), a suo avviso, le preoccupazioni di alcuni commentatori politici che vedrebbero un Premier troppo limitato nel proprio operato dalla forte presenza politica dei suoi vice?
Le due forze di maggioranza hanno piena fiducia nel premier Conte. Si tratta di una persona perbene e di grande professionalità. Nessuna limitazione. La Costituzione esprime tutte le prerogative del Primo Ministro. È chiaro che la legislatura avrà come punto di riferimento il contratto. Voglio inoltre segnalare la positività della sua prima uscita estera. La partecipazione al G7 in Canada e l’invito di Trump alla Casa Bianca lo hanno accreditato anche sulla scena internazionale.

Come risponde a chi in questi giorni ha affermato con fermezza che, dopo il contratto e la conseguente nascita del governo, M5S e Lega sono divenuti “establishment”?
R: Questo governo è stato fatto nel pieno interesse dei cittadini e non dei poteri forti o di qualsiasi altra cosa. Parlando del Movimento, il 32% raggiunto alle scorse elezioni dimostra la voglia di cambiamento e la forte fiducia riposta in noi. Dobbiamo affrontare molte sfide per risollevare il Paese. Il contratto, che in altri Paesi europei non è una novità, si è reso necessario per conciliare forze diverse. Tutti sanno che ciò è dovuto ad una legge elettorale che abbiamo sempre criticato.

In che modo conta di concretizzare il suo personale apporto politico a questa legislatura nascente? Quali saranno i suoi primi obiettivi e progetti?
Da giovane del Sud conosco le difficoltà dei miei coetanei. In molti sono costretti a lasciare la propria città per trovare lavoro altrove: mi batterò per invertire questa tendenza. Il mio impegno all’interno della Commissione lavoro della Camera sarà massimo. Mi occuperò anche di tematiche che conosco bene, tra cui sanità ed ambiente.

Andrea De Luca

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