Arnara (Frosinone), mercoledì 16 gennaio 2019 – Dalla Ciociaria alle élite dell’arte del Novecento. È la parabola di Arturo Ciacelli, pittore futurista che dai natali ad Arnara, paese del frusinate, è assurto ai vertici della corrente artistica che si affermò all’inizio del secolo scorso. La sua terra di origine ne celebrerà il ricordo nei prossimi giorni.

Mercoledì 23, nel palazzo della Provincia di Frosinone a palazzo Gramsci, si terrà un convegno dedicato a questo grande artista, amico di Umberto Boccioni e di Gino Severini. La sua opera artistica ha saputo unire scienza ed arte, rigore costruttivo e fantasia inventiva, raggiungendo la più completa felicità espressiva portando anche all’estero i segni delle nuove ricerche futuriste, anche se di forte accento simbolista.

Arturo Ciarelli, straordinario ed eclettico artista ciociaro, nacque ad Arnara (nella foto in alto, panorama della cittadina), e poi si trasferì a Roma per motivi di studio. È considerato un autorevole esponente del secondo futurismo. La sua arte si esprime nell’aeropittura, che è stato il suo genere pittorico d’elezione, molto adatto a trasmettere il senso dinamico del volo.

Nei tre giorni successivi al convegno di mercoledì prossimo, alcune opere di Ciarelli resteranno in mostra per essere da tutti ammirate e per permettere ai suoi concittadini di conoscere questo artista che ha portato in alto la bandiera della sua terra. Tra i relatori della conferenza del 23, oltre ad Antonio Pompeo, sindaco di Ferentino e presidente della Provincia di Frosinone, anche Maurizio Lozzi, giornalista e sociologo, nonché pronipote del grande artista ciociaro. Promotrice dell’evento è l’associazione Novarnara.

Di Stefania Basile

Sono nata nel 1977 all'estremità meridionale della Calabria tirrenica, nella città di Palmi, che si affaccia sullo stretto di Messina e sulle splendide isole Eolie. Amo le mie origini e Roma, la città dove vivo per motivi professionali. Come diceva la grande Mia Martini: «il carattere dei calabresi a me piace moltissimo. Possiamo sembrare testardi, un po' duri, troppo decisi. In realtà siamo delle rocce, abbiamo una grande voglia di lavorare e di vivere. Io non sono di origine, io sono proprio calabrese!».