Roma, venerdì 14 gennaio 2011 – La “CNI Music” – Compagnia Nuove Indye – è una casa discografica che nasce nel 1992 e concentra la sua attività nella produzione, promozione e distribuzione di prodotti discografici e di spettacoli musicali, con un obiettivo ben preciso: il recupero del valore delle tradizioni culturali presenti su tutto il territorio del nostro paese, tradizioni spesso rimaste soffocate da un grosso bersagliamento mediatico. Nel 2011 sono molti gli artisti che la faranno da padrona, ma di questo ne abbiamo parlato proprio con Massimo Bonelli, A&R Manager della CNI, a cui abbiamo effettuato una breve intervista per fare il punto dell’anno ormai passato e le novità che ci attendono nel nuovo.

Come definirebbe la vostra produzione musicale? Su quali generi musicali preferite concentrarvi?
La Compagnia Nuove Indye è nata dall’idea che solo attraverso il recupero delle tradizioni culturali sia possibile oggi dare dignità e caratura internazionale alla musica italiana ed alla sua “scena” che da decenni viene soffocata e svilita attraverso un massiccio bombardamento mediatico teso a promuovere esclusivamente musiche e culture che non ci appartengono. La CNI ha cominciato il suo ventennale percorso proprio con questo “incipit” e nel corso degli anni ha avuto successo ogni qual volta ha provato a dare risposte ad un’esigenza latente: recuperare il valore delle radici abbandonando gli stereotipi della musica di importazione che tende ad omologare fruitori e mercato. Siamo infatti da sempre convinti che la civiltà e la cultura di un paese non possano esistere prescindendo dal rispetto della propria lingua, della propria musica, dal rispetto delle proprie origini e del loro profondo valore.

Quindi se dovessi definire la nostra produzione musicale parlerei di “Nuova Musica Popolare” in contrapposizione non tanto alla musica “classica” ma alla musica “pop”, che non nasce quasi mai spontaneamente dal territorio, ma viene costruita spesso in modo artificiale ed “artificioso”. La produzione CNI parte quindi dal rispetto delle radici, ma allo stesso tempo cerca insistentemente le possibili contaminazioni ritmiche e sonore di altre culture, la mescolanza di diverse etnie, per un allargamento ad una comunicazione musicale trasversale che sia il più universale possibile. La forza del percorso fin qui intrapreso dalla Compagnia sta proprio nell’equilibrio di questo mix tra tradizione e innovazione e nella consapevolezza che solo gli incontri di culture diverse possono dare vita a prodotti rilevanti, realmente innovativi non uniformi e non omologati.

Ci può spiegare il progetto “CNI Live” e come è nato?
Il progetto CNI Live nasce tecnicamente come risposta alla necessità di strutturare al meglio la nostra attività di management. Negli ultimi anni è infatti subentrato naturalmente il bisogno di creare una nostra struttura interna che potesse curare nel dettaglio tutte le esigenze legate alla gestione manageriale dei nostri sempre più numerosi artisti.

Quali sono stati i risultati di vendita del 2010?
Il mercato discografico, come tutti sanno, non vive certo un ottimo momento. Il nostro reparto distributivo sta registrando un calo medio annuo compreso tra il 10 e il 15% relativamente alle vendite dei supporti fisici. D’altra parte, fortunatamente, stanno prendendo sempre maggiore quota le vendite di brani e album sulle piattaforme digitali. In questo settore la crescita media sul fatturato è di circa il 20% su base annua relativamente all’ultimo triennio. La CNI quindi, non senza qualche difficoltà ma senza particolari apprensioni, sta riuscendo a barcamenarsi nel guado di questa crisi di settore. E’ grazie al nostro vasto catalogo ed alla particolarità delle nostre proposte artistiche che riusciamo a mantenerci saldamente in sella, continuando coltivare e allargare il nostro progetto discografico e culturale.

Quali sono le novità in uscita per il 2011?
Nel 2011 è nostra intenzione puntare su una serie di importanti artisti, astri nascenti di quella che amiamo definire la “nuova musica popolare”. Abbiamo infatti da poco chiuso accordi di esclusiva con il grande Enrico Capuano e il suo “T-Rock”, con Mimmo Cavallaro Taranproject (artista di punta della tarantella calabrese, vero e proprio fenomeno popolare che fa cantare e ballare migliaia di persone nelle piazze di tutta la calabria), con i “Marvanza Reggae Sound” (già al Primo Maggio 2010 e con grandi margini di miglioramento), con il “Gruppo Operaio” (ex Almamegretta/E’zezi, colonna sonora del recente film “RCL” di Paolo Rossi), con gli elegantissimi e colti “Milagro Acustico” (band siculo-turca di grande spessore internazionale), con i “Musicisti Basso Lazio” (band di punta della tradizione popolare del centro italia col loro “saltarello”), con il vulcanico marocchino “Nour Eddine Fatty” (artista di riferimento magrebino, recentemente alla ribalta mondiale per la sua opera Alma Mater cantata dal Pontefice Benedetto XVI) e non ultimo un prestigioso ritorno di vicinanza e collaborazione con il grande Enzo Avitabile che proprio dalla CNI fece rinascere il suo nuovo percorso artistico con la pubblicazione di dischi indimenticabili come “Addò” e “O-issa”.

Qual è il modo migliore per potervi contattare e ricevere informazioni?
E’ possibile contattarci agilmente via email ( staff@cnimusic.it oppure info@cnilive.it ). Per saperne di più invece consiglio di fare riferimento ai siti web www.cnimusic.it (in via di riedizione e riprogettazione) e www.cnilive.it

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