Firenze, lunedì 6 maggio 2013 – Vittoria importantissima. Gol decisivo. Pace fatta. queste sono le tre cose che emergono dalla fantastica, anzi paradisiaca, serata di Pablo Daniel Osvaldo. Protagonista nel bene e nel male di questa Roma altalenante, che manda in estasi i tifosi ed i fotografi, dando materiale infinito per riviste e sigle tv, allo stesso modo in cui manda all’inferno tutto ciò che di buono aveva fatto.

Si era detto che era così. O bianco o nero. in questo caso, o giallo o rosso. Prendere o lasciare. Un giocatore che va dalle lacrime di rabbia dopo le contestazioni a Trigoria a quelle di gioia al Franchi, con coro annesso «Pablo resta con noi» fuori dallo stadio. Richiesta impensabile fino a due settimane fa da parte di una tifoseria che non gli aveva perdonato il rigore scippato a Totti e il viaggio a Londra il giorno del derby. Colpi di testa (non i primi) che avevano convinto anche la dirigenza a mettere Osvaldo sul mercato. Ma ci sono colpi di testa e colpi di testa. Alcuni mandano all’inferno. Altri in paradiso.

Osvaldo svetta do testa e mette dentro il gol del definitivo 1-0
Osvaldo svetta di testa e mette dentro il gol dell’ 1-0

Il primo brivido è targato Totti che con una punizione al 3’ impegna duramente il portiere viola Viviano. La squadra ospite è spavalda e cerca sempre il pressing sui centrocampisti viola. La replica dei padroni di casa arriva ed è affidata ad un tiro dalla distanza di Jovetic che viene neutralizzata da Lobont.

Al 20’ ottima percussione di Cuadrado che libera al tiro Borja Valero, la conclusione viene però rimpallata da un difensore giallorosso.  La gara si mantiene su ritmi alti e molto equilibrata. Lamela al 26’ trova l’angolino giusto ma Viviano in tuffo gli nega la gioia del goal. Al 38’ è Jovetic ad avere la più grossa occasione del primo tempo ma dall’altezza del dischetto colpisce in pieno il palo alla destra di Lobont. Il primo tempo si conclude dopo ben 4’ di recupero per un infortunio occorso al portiere giallorosso Lobont. Punteggio bloccato sullo 0-0.

Il portiere giallorosso Lobont non ce la fa e viene sostituito ad inizio ripresa da Goicoechea. I viola provano a spingere sull’acceleratore ma gli ospiti sono molto ordinati in fase difensiva e veloci nelle ripartenze. Al 55’ Ljajic percorre metà campo palla al piede e calcia da buona posizione, palla che termina alta. Poco dopo è ancora il serbo a provarci, ma Goicoechea si supera con un intervento in tuffo.  Ci prova anche l’ex giallorosso Pizarro da fuori area ma sbaglia la misura di un soffio.

Al 79’ si risveglia la Roma con Osvaldo che dribbla un avversario in area ma calcia fuori, l’italo-argentino avrebbe potuto servire Totti solo al centro. I viola non si arrendono ed anche al 90’ colpiscono un palo con Pizarro che fa disperare i tifosi viola. Ma la gara non è ancora finita ed 92’ l’ex Osvaldo (nella foto)  sugli sviluppi di un corner trova il goal che vale la vittoria ai giallorossi. Finisce 1-0 per la Roma che sale prepotentemente in zona Europa.

Quando una serata è tua, te ne accorgi dai particolari. Sono quasti che fanno la differenza. La parata fenomenale che fa Lobont con il naso rotto. Il subentrante Goigochea (che al suo ingresso in campo è tremata tutta Roma) che salva anch’egli il risultato. Il palo di Pizarro. Il gol all’ultimo respiro di Osvaldo. Il vento sta cambiando. E non solo per la Roma. Speriamo che anche l’italo-argentino abbia capito che deve usare la testa non solo per segnare, ma anche per giocare. Mai più colpi di testa fuori dal campo. Da oggi in poi solo nell’area di rigore. A gonfiare la rete ed i cuori giallorossi, che sono un po’ come Osvaldo: pazzi, unici, inimitabili.

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