Al piccolo Festival Fuga dalla Danza, organizzato dall’Accademia Nazionale di Danza di Roma, verrà presentato “Crashing Test” in cui coreografi emergenti potranno esibire le loro opere inedite

di Antonella Furci
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Roma, venerdì 27 marzo 2009 –  L’Accademia Nazionale di Danza di Roma, che lo scorso dicembre ha festeggiato i 60 anni della sua fondazione, propone anche quest’anno il piccolo Festival “Fuga dalla Danza” con la Direzione Artistica di Margherita Parrilla e Maria Morini all’organizzazione. Giunto, dopo il grande successo delle scorse stagioni, alla sua terza edizione, viene ospitato, come di consuetudine, nel delizioso Teatro Ruskaja appartenente alla stessa Accademia. Il festival, che ha avuto inizio il 17 gennaio e terminerà il 29 aprile, presenta ogni sabato diversi spettacoli e incontri, in cui finora non sono mancate presentazioni di libri, interviste con maestri della scena, dimostrazioni dal vivo e performance eseguite dagli allievi. Ogni serata, infatti, si prefigge di formare oltre a una interazione con il pubblico anche un legame tra la parola, la danza e la musica. Con l’ideazione del festival, viene confermata, da parte dell’Accademia, la volontà di diffondere la cultura della danza e di creare, un pubblico per i suoi futuri danzatori.

Tra gli spettacoli che il festival prevede, quello più atteso è senza dubbio “Crashing Test”, in programma il 28 marzo e il 4 aprile. Attraverso questo evento, che quest’anno si presenterà con un elemento nuovo, l’Accademia intende presentare al pubblico coreografi emergenti insieme a giovani musicisti dell’Accademia di Musica. In questo modo, si darà ai giovani artisti l’opportunità di avere un palco a disposizione su cui portare in scena i propri lavori, che dovranno essere rigorosamente inediti. Proprio in questo risiede la caratteristica principale di Crashing Test, che è quella di verificare la solidità all’impatto, un po’ come avviene per i test sulle auto, di ogni performance presentata. Tutto ciò perché si vuole che ogni creazione dei giovani coreografi, “lanciate” sul palco, vengano valutate in base all’effetto che riscuotono sul pubblico. Il particolare evento diventa, quindi, una vetrina importante sia per promuovere che per dare slancio alle sperimentazioni dei nuovi talenti. Con l’apertura al pubblico del Teatro Ruskaja, l’Accademia oltre a voler essere la Casa della danza per giovani artisti si impegna anche e soprattutto, a far conoscere al pubblico il loro talento e la loro arte e lo fa consentendo agli emergenti coreografi di trovare un luogo performativo in cui dare ampio spazio alle loro idee e ai loro stili artistici.