Donald Trump torna alla Casa Bianca. Il candidato repubblicano ha vinto le elezioni presidenziali negli Stati Uniti, sconfiggendo il presidente uscente Joe Biden e segnando un ritorno alla guida del paese dopo il suo primo mandato dal 2017 al 2021. La sua vittoria, ottenuta con un risultato netto in diversi stati chiave, rappresenta un profondo cambiamento nel panorama politico americano e mondiale, riaccendendo le preoccupazioni dei suoi avversari e l’entusiasmo dei suoi sostenitori.
Il successo di Trump si deve a una campagna elettorale aggressiva, segnata da un forte messaggio di nazionalismo economico, ostilità verso l’immigrazione e una promessa di ripristinare molte delle politiche che aveva adottato nel suo primo mandato. Ha fatto leva su un malcontento diffuso, alimentando la sfiducia nei confronti dell’amministrazione Biden e puntando il dito contro l’inflazione, l’immigrazione irregolare e le politiche ambientali considerate eccessivamente restrittive. Il suo ritorno alla presidenza significa una netta inversione di rotta rispetto all’approccio adottato da Biden negli ultimi quattro anni.
In politica estera, ci si aspetta un significativo ridimensionamento del sostegno all’Ucraina nella guerra contro la Russia, con Trump che ha più volte ribadito l’intenzione di tagliare gli aiuti economici e militari. La sua posizione sul conflitto ha suscitato forti reazioni in Europa, dove cresce il timore di un’America meno coinvolta nella difesa del continente. Il futuro della NATO diventa quindi più incerto, considerando lo scetticismo con cui Trump ha sempre guardato all’alleanza militare, criticando i paesi membri per il loro scarso contributo finanziario.
Sul fronte economico, il nuovo mandato porterà con sé una politica commerciale ancora più protezionista. Trump ha annunciato l’introduzione di nuovi dazi su prodotti cinesi ed europei, nel tentativo di rafforzare l’industria americana e ridurre il deficit commerciale. Questa mossa potrebbe portare a tensioni con l’Unione Europea, che rischia di subire un duro colpo in settori chiave come l’automotive e l’agroalimentare. Anche l’Italia, con il suo forte legame commerciale con gli Stati Uniti, potrebbe risentire degli effetti di queste politiche.
L’immigrazione sarà un altro terreno di scontro. Trump ha promesso una repressione ancora più dura contro i migranti irregolari, parlando di un piano di espulsioni di massa che appare difficilmente realizzabile. Durante la campagna elettorale ha insistito con retorica incendiaria sul tema della sicurezza nazionale, facendo dell’immigrazione il fulcro del suo messaggio politico. Non è escluso che nei primi mesi del suo nuovo mandato si torni a parlare della costruzione del muro al confine con il Messico, un simbolo della sua presidenza e della sua visione di chiusura verso l’esterno.
Il tema dell’aborto sarà un altro punto caldo del suo secondo mandato. Dopo che la Corte Suprema, con i giudici nominati da Trump, ha cancellato la protezione federale dell’aborto nel 2022, il presidente potrebbe essere spinto dalla destra cristiana a introdurre restrizioni ancora più severe a livello nazionale. Durante la campagna elettorale si è mostrato ambiguo sulla questione, ma le pressioni del suo elettorato più conservatore potrebbero portarlo a sostenere un divieto federale.
La vittoria di Trump rappresenta un terremoto politico che avrà ripercussioni ben oltre i confini degli Stati Uniti. In Europa, i partiti della destra populista e sovranista hanno accolto con entusiasmo il suo ritorno, vedendo nella sua presidenza un’opportunità per rafforzare la loro agenda anti-immigrazione e nazionalista. Al contrario, i governi europei più moderati guardano con preoccupazione alla prospettiva di un’America meno impegnata a livello globale e più orientata al conflitto commerciale con i suoi alleati storici.
Con Trump nuovamente alla guida della Casa Bianca, il mondo si prepara a un’era di profonde trasformazioni politiche ed economiche. La sua amministrazione sarà segnata dal tentativo di smantellare le politiche di Biden, riportando al centro il suo modello di leadership imprevedibile e polarizzante. Gli Stati Uniti, e il mondo intero, sono ora davanti a una fase di grande incertezza, con uno dei leader più controversi della storia moderna pronto a lasciare nuovamente il segno.