Roma, mercoledì 3 ottobre 2012 – Sarà la compagnia di danza Enzo Cosimi ad aprire la nuova stagione del Teatro Vascello con lo spettacolo Welcome to my world, nuova creazione del coreografo e ballerino romano, realizzata in collaborazione con Milano Teatro Scuola Paolo Grassi. Lo spettacolo, “dall’imponente natura plastica e scultorea”, come viene definita dallo stesso coreografo, viene presentato dopo lo straordinario successo ottenuto alla Settimana della Moda di Milano con il riallestimento dello spettacolo Calore. Welcome to my world sarà presentato in prima assoluta dal 4 al 7 ottobre 2012 ed è una rivisitazione del grande tema biblico dell’Apocalisse, ovviamente visto attraverso lo sguardo di un artista contemporaneo.

Lo spettacolo presenta una drammaturgia visiva potente e essenziale e si articola per quadri scanditi dall’insorgere di suoni digitali. Le musiche sono di Chris Watson, John Duncan, Pansonic e Brian Eno, che Cosimi ha selezionato con la consueta sensibilità al sound design che da sempre contraddistingue la sua ricerca. I corpi degli interpreti della Compagnia, Paola Lattanzi, Riccardo Olivier, Alice Raffaelli, Francesco Marilungo, si muovono e danzano nello spazio secondo una visione d’insieme vibrante, ma con un codice gestuale duro, scarno, drammatico, scandito dal disegno luci di Stefano Pirandello. Paesaggi e movimenti sono collocati in uno stato di vuoto. La riflessione di Cosimi sull’insorgere della potenza del corpo, attraverso l’uso della dilatazione temporale, è affascinante e straniante allo stesso tempo, grazie anche ai costumi e al make up scelti e voluti con ossessione maniacale per il dettaglio dallo stesso Cosimi.

Nell’anno della profezia Maya il coreografo e artista romano si chiede: «Quando avverrà la fine del mondo? Che volto avrà l’Apocalisse? Si teme l’anno mille come portatore di disgrazie più che di rivoluzioni positive. La tecnologia contemporanea amplifica, gonfia la paura, fa diventare verità semplici ipotesi». L’autore accoglie l’ipotesi scientifica che ritiene che strani suoni provenienti dal cielo e dalla terra impressionino il mondo, causando terremoti, maremoti, eruzioni vulcaniche, uragani, tempeste. Da questa ipotesi si genera la narrazione dello spettacolo e il suo filo conduttore pervade tutta la creazione artistica. L’idea è che il fenomeno derivi da processi energetici siderali come potenti eruzioni solari, che correndo verso la superficie terrestre destabilizzano l’atmosfera. Ma il mondo resta diviso: chi crede che le vibrazioni insolite siano uno dei primi segnali che preannuncerebbe l’imminente fine del mondo; chi crede che siano legate a fenomeni naturali. Su questa base nasce il lavoro Welcome to my world, dove scienza, fede, superstizione, gesto, bellezza, armonia e caos si intrecciano in un’esaltazione plastica della fisicità del corpo umano.

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