Roma, giovedì 25 febbraio 2016 Bistrattata, odiata a volte ripugnata è solo Lazio lotitiana a rimanere in Europa League, fuori il Napoli e la Fiorentina, con la Juventus e la Roma impegnate in due trasferte quasi proibitive con Real Madrid e Bayern di Monaco. La Lazio vola agli ottavi di finale e dovrà attendere il sorteggio per capire la prossima formazione da affrontare nei quarti di finale.

Sotto il diluvio, contro il Galatasaray la Lazio ha risposto alle aspettative con gli uomini maggiormente contestati dalla critica e dai tifosi laziali: Klose, Felipe Anderson e Parolo che hanno siglato le marcature laziali. Il panzer tedesco, alla prima rete stagionale, ha consentito alla Lazio di mettere in cassaforte il passaggio del turno e di trascorrere i minuti finali della gara senza patemi d’animo. Dopo un primo tempo mediocre, nella ripresa la Lazio ha saputo prendere in mano le redini dell’incontro e ha surclassato la formazione turca (3-1) che ha reagito prontamente al doppio ko siglato da Parolo e Felipe Anderson con la rete firmata da Oztekin, ma il divario tecnico e fisico ha consentito alla Lazio di conquistare una preziosa vittoria per il prosieguo della stagione, a patto che in campionato possa riprendersi al più presto per terminare nel migliore dei modi.

Mister Pioli si è affidato al collaudato 4-3-3 con Marchetti tra i pali e la linea difensiva composta da Radu, il rientrante Bisac, Mauricio e il redivivo Konko. Linea mediana presidiata dal capitano e regista Biglia coadiuvato da Parolo e Milinkovic nella versione mezzali. In attacco spazio a Lulic, Matri e Felipe Anderson.

La gara

Di fronte a quasi 15mila spettatori con una presenza cospicua di sostenitori turchi assiepati in tribuna Monte Mario e nei distinti Sud, è la Lazio a provare a fare la partita senza riuscirci. La formazione ospite sale in cattedra a centrocampo conquistando palloni importanti per poi tentare le ripartenze ispirate da un delizioso Sneijder, unico giocatore a fare la differenza del Galatasaray. Biglia appare risucchiato dal centrocampo turco che appare maggiormente pronto nel costruire il gioco. La Lazio appare lenta e prevedibile con Felipe Anderson che si accende a intermittenza. Solo allo scadere della prima frazione di gioco la Lazio impensierisce l’ex Muslera con una conclusione di Biglia che viene deviata in calcio d’angolo dal portiere avversario. Troppo poco per un primo tempo avaro di gioco e occasioni da rete.

Nella ripresa la Lazio acquisisce maggiore spessore e determinazione e per i turchi sono guai. Dopo il palo colpito da Matri, succede tutto allo scoccare della prima ora. Al 14’ è Parolo a siglare di testa il vantaggio della Lazio che dopo 120 secondi riesce a raddoppiare con Felipe Anderson, servito da Matri. La Lazio non si smentisce e l’unica sbavatura difensiva viene pagata a caro prezzo dalla rete realizzata da Oztekin che al 18’ accorcia le distanze.

La Lazio riesce a rimanere in corsa, senza sbandare ulteriormente, e con Klose, subentrato a Matri, riesce alla mezz’ora a realizzare il gol che vale il passaggio del turno. La gara vive un finale scoppiettante con Marchetti che nega ai turchi l’ennesima beffa e con Candreva, subentrato a Felipe Anderson, a sfiorare la quarta marcatura, ma sarebbe stato una sconfitta pesante per il Galatasaray che nelle due gare ha mostrato di essere una buona squadra.

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