Roma 19 Aprile 2013 – Ospite e protagonista assoluto del Palazzo delle Esposizioni di Roma il fotografo tedesco Helmut Newton con “White Woman, Sleepes Nights, Big Nudes”, duecento scatti dedicati al più emblematico fotografo di moda del XX secolo. In mostra al grande pubblico ancora fino al 21 luglio 2013 le foto sono state scelte da June, vedova dell’artista, tra i tre volumi monografici stampati dal fotografo verso la fine degli anni settanta e che oggi titolano la mostra in suo onore. Inaugurata lo scorso 6 marzo dalla bellissima attrice inglese Charlotte Rampling, una scelta non casuale dato che nel 1973 è stata la sua prima modella di nudo, l’esposizione continua a riscuotere un grande successo di pubblico e critica. Benchè siano passati più di quarant’anni dai suoi primi scatti di nudo, la fotografia di Newton riesce ancora a provocare e ad imbarazzare. Lo stesso curatore della mostra Matthias Harder sostiene con sicurezza che ” Nonostante molte foto continuino ad essere pubblicate in tutto il mondo, alcune di queste, allora come oggi, pochi redattori avrebbero il coraggio di passarle“.

I suoi studi si concentrano ben oltre il semplice immortalare la figura senza veli del corpo femminile. Spesso Helmut Neustädter, vero nome dell’artista, usava il campo della moda come pretesto per creare qualcosa di diverso. Uno studio che può essere compreso nei tre volumi raccolti ed oggi esposti nei principali musei del mondo. Le immagini del fotografo tedesco rivelano un aspetto più retrospettivo, quasi documentaristico delle sue modelle. Le ritrae fuori dallo studio e per strada cercando di immortalare quella sensualità spontanea che ignare esprimono nel quotidiano. Il suo obiettivo è quello di riuscire a fermare in uno scatto quell’ambiguità e quel dualismo tra morte ed erotismo che lo andranno poi a consacrare come icona della fashion photography. “La mostra rispecchia l’anima dei tre volumi e insieme racconta l’evoluzione della fotografia di moda. Newton portò la moda e la nudità all’interno e all’esterno degli studi – spiega Matthias Harder – ma i suoi scatti pongono anche la donna sul piedistallo della consapevolezza di se stessa come mai prima di allora. Scorrendo le fotografie si può seguire la trasformazione della donna dagli anni Sessanta agli Ottanta e oltre: un’emancipazione che la libera dai vestiti e la pone anche in altri ambiti, al tempo impensati“. E con il volume Big Nudes, pubblicato agli inizi degli anni ottanta, Helmut Newton diventa protagonista della fotografia del secondo Novecento.

Il Palazzo delle Esposizioni di Roma è l’unica tappa italiana di un lungo viaggio internazionale che “White Woman, Sleepes Nights, Big Nudes”, dopo il Museum of Fine Arts di Houston e il Museum fuer Fotografie di Berlino, proseguirà al Fotografiska di Stoccolma, uno dei più grandi ed importanti musei di fotografia del mondo.

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