Roma, mercoledì 30 maggio 2018 – Ciao Marco, innanzitutto voglio complimentarmi per l’ottima riuscita della serata. Era davvero impossibile rimanere seri.
Piacere mio Fabiola, in effetti siamo rimasti molto soddisfatti dell’andamento della serata e sono contento che lo spettacolo ti sia piaciuto.

A questo punto ne approfitterei per qualche domanda.
Prego, fai pure.

Quanto ti ci rivedi nel personaggio di Will?
Ritengo di avere molti punti di contatto con il mio personaggio: mi ritengo un uomo intellettuale, ho degli amici particolari e credo molto nel valore dell’amicizia.

In cosa il tuo personaggio è uguale a quello originale della serie tv ed in cosa lo hai modificato?
Ho ripreso dal personaggio originale sia le movenze fisiche in particolar modo il movimento delle braccia e ho puntato sulla valorizzazione del piano di ascolto.

Quali difficoltà hai trovato nel rappresentare teatralmente uno show televisivo?
Non è stato semplice, la serie tv è girata in America con un pubblico e ciò la avvicina al teatro. La regia di Claudio Insegno mi ha molto aiutato nonché la vicinanza degli altri membri del cast.

Come immagineresti il tuo personaggio ambientato nella vita reale?
Lo sguardo su un uomo gay non é un cliché, Will è diverso dall’immaginario comune, non ha movenze effemminate ma è un gay diverso dal solito, molto serioso e mai scontato.

Cosa ne pensi della reazione del pubblico? Era quella che ti aspettavi?
Mi posso ritenere molto soddisfatto, c’è stato un buon passaparola, la serata è stata fantastica. Il pubblico romano é poi una certezza poiché è molto caloroso.

Stasera sul palco vi siete lasciati molto prendere dalle battute e così sono partite una valanga di risate riuscendo a restare calati nella parte.
Anche gli attori originali non riescono a restare seri buona parte è colpa delle gag molto esilaranti.

Quali sono i tuoi progetti futuri?
Questo è un periodo dell’anno in cui si decide se accettare o meno dei contratti ed io sono in fase di valutazione.

Grazie Marco per avermi rilasciato questa intervista, è stato un piacere conoscerti.
Sono io a ringraziarti, non c’è di che.

Fabiola Lopez