Roma, lunedì 21 agosto 2016 – Per la Juve è buona la prima. Nel caldo di agosto, alla prima di Campionato, Allegri fa meglio dello scorso anno e vince 2-1 contro i Viola di Paulo Sousa. In gol ci vanno Khedira, che rientra e si presenta come uno dei più in forma della squadra bianconera (insieme a Asamoah), Kalinic, che per 5 minuti gela lo Stadium, e il Pipita Higuain, che fa esplodere di gioia tutti i presenti. La Joya però, prima di lui e per un tempo e mezzo aveva incantato con le sue giocate alla Messi. La Juventus insomma non stecca l’avvio del torneo come era accaduto la volta precedente, in casa con l’Udinese. Ha giocato un gran primo tempo, dove gli avversari della Fiorentina non sono mai parsi in grado di contrastare i padroni di casa e si sono dovuti chiudere a riccio davanti al loro estremo difensore. Già al 4’ di gioco la Juventus avrebbe potuto rompere gli equilibri. Khedira ha sciupato malamente un rinvio impacciato di Tatarusano. Giusto quindi che sia stato lui intorno al 30’ a far gonfiare la rete viola con un colpo di testa violento e teso, frutto di un bel cross di Chiellini. Sempre nel primo tempo poi si è registrata la perfetta sintonia, sulla fascia destra, tra Dani Alves e Dybala. I due hanno duettato amorosamente, alle volte anche troppo leziosamente, giocando palla a terra, massimo due tocchi, nello stile Barca. Se ci fosse stato anche Pogba sarebbe stato il massimo, anche per lo sconcerto degli avversari che di rado sono riusciti a fermare i due fuoriclasse sudamericani. Allegri di certo non è parso troppo contento di questo gioco irriverente e poco concreto, molto spettacolare e nuovo per una squadra impostata ad essere concreta sia in attacco che in difesa. Il pubblico però ha gradito, anche perché la partita, almeno nel primo tempo sembrava ben salda in mano ai bianconeri.

La ripresa si è aperta allo stesso modo del primo tempo. C’è da dire comunque che nei primi 45’ minuti la squadra di Allegri ha avuto qualche momento di stasi, dove ha preferito lasciare il gioco in mano agli avversari, controllare chiudendo tutti gli spazi e cercare di riposare, per attendere l’attimo giusto per affondare il colpo. È un po’ quel movimento sinusoidale, tra alti e bassi nel gioco della Signora, che ha caratterizzato la scorsa stagione. Un marchio di fabbrica del tecnico. Visto anche contro il Bayern e che non ha dato quella concretezza sperata proprio in Coppa Campioni, dove invece si vedono squadre attaccare sempre per 95 minuti. In Italia è un’altra cosa. Con la difesa titolare e un centrocampo muscolare la Juventus non concede spazi e non consente agli avversari di arrivare facilmente sotto porta. Questa però non è una scusa per fare pause più o meno lunghe e lasciare il gioco in mano agli avversari. Forse è questo che Sacchi rimprovera ad Allegri, mentre il gioco dell’ex tecnico milanista – dispendioso e logorante per chi lo praticava – prevedeva solo il dominio e l’asservimento dell’avversario per tutta la durata della gara. Il suo marchio di fabbrica era ci si difende attaccando e tenendo il pallone con costanza nella metà campo avversa. Ad ogni modo il gol del pareggio viola è arrivato da palla inattiva. Da un corner Kalinic ha svettato su tutti e specie su Alex Sandro (non buona la sua prima uscita in bianconero) e ha beffato Buffon. Sono bastati 5 minuti per riportare i padroni di casa in vantaggio nello Stadium di famiglia con un gol di rapina del Pipita, che ha potuto così festeggiare al meglio la sua nuova squadra. Tutto il merito deve essere attribuito ancora una volta a Khedira, che si è fatto trovare al momento giusto al posto giusti in mezzo all’area. il suo tiro ribattuto dal difensore è andato in direzione di Higuain che ha comunque realizzato una rete non facile.

Tutto sommato è stata una bella Juve ancora in fase di rodaggio quella vista alla sua prima uscita. Non ancora al top sono Alex Sandro e Higuain, così come Lemina che ha preso il posto di Pjanic. Bene invece sono subito apparsi Dybala, Dani Alves, Asamoah e Khedira. Non pervenuto Pjaca, l’altro grande acquisto dell’estate bianconera. Il popolo bianconero e l’allenatore Allegri si godono per il momento i primi tre punti incassati in Campionato, in attesa di conoscere il sorteggio di Champions e della seconda gara contro la Lazio di Indaghi. L’anno scorso di questi tempi ci si leccava le ferite.

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