Roma, lunedì 10 marzo 2014 – Contro i viola nella partita di ritorno la Juventus ottiene la 14° vittoria in casa. I bianconeri vincono per 1-0 e sono graziati dalla traversa che nega il gol del pareggio a Matos, appena spedito in campo da Montella. La fortuna ancora una volta aiuta la Vecchia Signora a non subire reti e come accaduto contro il Milan (traversa di Robinho nel finale) Buffon esce inviolato perché la buona stella protegge la corsa in Campionato della Juve. Con 14 punti di vantaggio sulla seconda e 20 sulla terza la squadra di Conte a 11 gare dal termine sembra aver scritto la parola fine. La Roma dovrebbe rosicchiare più di un punto a partita, cosa difficile visto il ritmo sostenuto in Campionato dalla Vecchia Signora. In 27 gare giocate ne ha vinte 23, pareggiate 3 e persa 1 (4-2 proprio con i Viola). Questa del terzo scudetto (l’allenatore nel post partita si è sbilanciato, ammettendo che con questa vittoria la Juventus al 50%  ha vinto il Campionato) è la migliore squadra dell’era Conte. Unica pecca la Champions League, croce e delizia bianconera, che potrebbe però essere in qualche modo addolcita da un’eventuale vittoria dell’Europa League, la cui finale è prevista allo Stadium di Torino. Intanto giovedì ci sarà la prima delle due gare contro la Fiorentina per il passaggio del turno in Europa.

La gara di ieri è stata la fotocopia delle ultime gare giocate dai bianconeri, se si esclude quella contro il Milan. Le due avversarie si sono divise un tempo a testa, anche se i Viola, nel secondo tempo, quello in cui hanno alzato il baricentro e provato a raddrizzare il risultato, non hanno creato seri problemi a Buffon. Conte ha messo in campo la squadra tipo con Marchisio nel ruolo di Pirlo, vista la squalifica del fuoriclasse bianconero, e Ogbonna nel ruolo di Bonucci. La prima frazione di gioco è stata tutta in favore della Juventus, che come al solito ha schiacciato gli ospiti per trovare la via del gol. Marchisio, forse sottovalutato da Montella nel ruolo di vice Pirlo, ha dominato il centrocampo creando le geometrie giuste per gli uomini di fascia. Non ha mai trovato il lancio ficcante per le punte, ma ha fatto viaggiare molto bene la palla per gli esterni, superando spesso tutta la linea mediana viola e creando la superiorità numerica. Il gol è arrivato al 43’ grazie ad un’azione in solitaria di Asamoah, ancora una volta il migliore bianconero in campo, che con un gioco di gambe in area si è liberato di tre viola e ha concluso in porta. Leggera deviazione di Pisarro e palla in rete. Pochi minuti prima il portiere viola Neto era intervenuto sempre su un altro gran tiro del ghanese, compiendo un intervento straordinario.

Nella ripresa la Fiorentina ha capito che lasciare Marchisio libero di produrre gioco sarebbe stato pericoloso e ha marcato a uomo il centrale bianconero. Nello stesso tempo ha alzato il pressing delle punte e dei mediani, per provare a recuperare la gara. La Juventus dal canto suo ha preferito tirare il fiato in vista dello scontro di giovedì in Europa League e invece di aggredire ancora la squadra di Montella si è limitata a controllarla, lasciando metri e spazio agli avversari. La pressione è aumentata, ma la difesa non ha rischiato troppo. I tre del reparto arretrato, Barzagli, Ogbonna e Chiellini hanno coperto bene Buffon. I Viola si sono lamentati di un gol in presunto fuorigioco di Diakité su calcio piazzato, forse il giocatore per pochi centimetri era tenuto in gioco. I commentatori hanno stigmatizzato il fatto che gli errori arbitrali vanno sempre in un’unica direzione: ossia dei bianconeri. Nel primo tempo però l’arbitro non ha fischiato un fallo da rigore su Pogba in mischia. L’occasione più limpida per il pareggio i Viola l’hanno avuta a 10’ minuti dalla fine con Matos, ma l’incrocio dei pali ha negato al brasiliano il gol dopo una bella azione sulla sinistra.

Nel complesso la Juventus non è mai stata veramente in difficoltà anche quando la Fiorentina ha provato ad alzare i ritmi di gioco. La facilità con la quale i bianconeri vincono è disarmante soprattutto per i diretti inseguitori. Adesso l’interesse del Campionato è focalizzato sulle sfide che la Vecchia Signora dovrà affrontare fuori casa contro Genoa e Napoli, che potrebbero essere l’ultimo vero ostacolo verso la conquista del 30° Scudetto bianconero.