Roma, sabato 18 febbraio 2017 – Come era prevedibile in casa la Juventus surclassa il Palermo di Zamparini e del tecnico Lopez, vincendo 4-1. A segno ci sono andati Marchisio, seconda gara consecutiva per lui da titolare, Dybala con una splendida doppietta e il solito Higuain, con una rete fotocopia della prima marcatura a Cagliari. Il Palermo per parte sua ha fatto poca cosa ed è riuscito nel finale, a tempo ormai scaduto, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, a segnare a Buffon con Chochev, che di testa l’ha buttata dentro. Peccato per il portiere bianconero, perché la sua sarebbe stata la sesta gara di fila a rete inviolata. Per il resto la Juventus ha fatto turnover, anche in previsoje della gara contro il Porto di mercoledì prossimo. A riposo Lichsteiner, Alex Sandro, Pjanic e Cuadrado. E forzatamente Mandzukic, per scontare una doppia squalifica. Dentro Pjaca, Benatia, Marchisio, Rincon (al 45’ per Khedira), Asamoah, Lemina per Marchisio. Dentro invece Higuain e Dybala per tutta la partita. Insomma, Allegri sapeva che questa gara poteva e doveva essere vinta anche con i rincalzi, e che quindi doveva e poteva far riposare alcuni elementi, per averli al 100% nella gara di Champions, che sarà meno facile del previsto. Inoltre Allegri doveva tenere la tensione alta e non perdere terreno contro le inseguitrici, Roma e Napoli, che come la Signora in questo periodo sembrano in grande forma e non sembrano intenzionate a cedere terreno e lasciare la Juventus arrivare con facilità alla fine del campionato per intascarsi il sesto scudetto di fila. La vittoria pertanto è fondamentale, ma lo sarà ancora di più la vittoria contro l’Empoli di domenica prossima, altra gara apparentemente semplice, da giocarsi in casa, ma che arriva dopo le fatiche fisiche e mentali di Coppa.

Molto altro non ci sarebbe da dire in riferimento alla gara, se non che Marchisio dopo 34 gare e un lungo infortunio è tornato al gol. Lesto a riprendere una battuta a rete di Higuain, murata dal portiere rosanero, il Principino si è aggiustato la palla sul sinistro e ha battuto a segnato infilando la sfera sotto il sette. Poco prima c’era stata una punizione magistrale di Dybala, che in assenza di Pjanic, tenuto a riposo da Allegri, ha colto la base del palo, l’ennesimo legno della stagione, a portiere battuto. L’argentino si è rifatto sempre su punizione verso la fine del primo tempo con un’altra punizione magistrale che stavolta si è infilata sotto il sette. Nel secondo tempo è andato a segno Higuain, che ha portato così a 19 le sue reti in Campionato, segnando ancora spalle alla porta. Imbeccato dal solito Dybala, ha girato a rete alzando delicatamente il pallone e facendolo ricadere nell’angolino più lontano. Un gol semplice ma che ha messo in mostra ancora una volta la capacità di questo giocatore di sentire la porta senza guardarla. Alla fine in un’azione di rimessa, dove sempre Higuain ha rubato la palla al difensore centrale e l’ha scaricata di tacco delicatamente al compagno argentino, è arrivato il quarto gol, il secondo di Dybala. Poi nel finale la rete che ha fatto infuriare Buffon, ma che in effetti è stata di abile fattura, con un colpo di testa forte e teso anche questo infilato sotto il sette e imparabile.