Roma 21 aprile 2013 – Il 15 maggio 2013 l’Ara Pacis di Roma presenterà “Genesi” l’ultimo grande lavoro di Sebastião Salgado, il più grande fotografo documentario del nostro tempo. In contemporanea con le città di Londra, Rio De Janeiro e Toronto, la mostra rimarrà all’interno dello spazio espositivo fino al 15 settembre 2013. Il progetto nasce dall’esigenza di sensibilizzare le persone nei confronti del mondo e della natura circostante.
Personalmente vedo questo progetto come un percorso verso la riscoperta del ruolo dell’uomo in natura. L’ho chiamato Genesi perché, per quanto possibile, desidero tornare alle origini del pianeta, alle specie animali che hanno resistito all’addomesticamento, alle remote tribù dagli stili di vita cosiddetti primitivi e ancora incontaminati” – spiega Sebastião Salgado – “Nonostante tutti i danni già causati all’ambiente, in queste zone si può ancora trovare un mondo di purezza, perfino d’innocenza.”. Un progetto cominciato nel 2003 che, dopo dodici anni di lungo lavoro, rivela attraverso duecento scatti in bianco e nero, uno scenario che non può non avere come risultato finale quello di suscitare un atteggiamento più rispettoso nei confronti della natura e dell’ambiente. Dal grande Nord al Pianeta Sud, dall’Amazzonia all’Africa, dal Pantanàl ai Santuari della Natura, la perfezione fotografica di Sebastião Salgado ripercorre e ricrea le cinque zone geografiche oggetto del suo viaggio documentaristico. All’interno della mostra si trovano esposte le immagini che Salgado ha raccolto durante i mesi trascorsi in mezzo alle diverse varietà incontaminate di popolazioni indigene.

Promossa da Roma Capitale, Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico – Sovrintendenza Capitolina e dalla Camera di Commercio di Roma con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, realizzata da Amazonas Images e prodotta da Contrasto e Zètema Progetto Cultura, “Genesi è la ricerca del mondo delle origini, come ha preso forma, si evoluto, è esistito per millenni prima che la vita moderna accelerasse i propri ritmi e iniziasse ad allontanarci dall’essenza della nostra natura.” – racconta la curatrice Lélia Wanick Salgado – “È un viaggio attraverso paesaggi terrestri e marini, alla scoperta di popolazioni e animali riusciti a scampare l’abbraccio del mondo contemporaneo. Un tributo visivo a un pianeta fragile che tutti abbiamo il dovere di proteggere.”.

Lélia e Sebastião hanno inoltre creato nello stato di Minas Gerais, in Brasile, l’Instituto Terra che ha riconvertito alla foresta equatoriale (a rischio di sparizione), una larga area in cui sono stati piantati decine di migliaia di nuovi alberi e dove la vita della natura è tornata a fluire. L’Instituto Terra è oggi una delle più efficaci realizzazioni pratiche al mondo di rinnovamento del territorio naturale.

Luogo
Museo dell’Ara Pacis, Nuovo spazio espositivo Ara Pacis
Orario
Dal 15 maggio al 15 settembre 2013
Martedì-domenica 9.00-19.00 (la biglietteria chiude un’ora prima)
Chiuso il lunedì

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