Roma, lunedì 12 gennaio 2015 – Se la Juventus di Allegri aveva aperto male il 2015 con lo stop in casa contro l’Inter, si è riscattata immediatamente con la vittoria esterna contro il Napoli di ieri. Una vittoria pesante per 1-3 e l’allungo sulla Roma tornata -3 dalla capolista. Doveva e poteva essere il turno del sorpasso dei giallorossi sulla Vecchia Signora, costretta ad una trasferta difficile contro il Napoli, dove la Roma stessa era stata battuta. E invece si è risolta in un turno positivo per i Campioni d’Italia, anzi verrebbe da dire del rilancio bianconero, complice anche il pareggio interno della squadra di Garcia contro la Lazio. Non sono mancate le polemiche per il gol del 2-1 siglato da Caceres, dopo che Britos su corner due minuti prima aveva pareggiato il conto. Il difensore bianconero, al rientro dopo tre mesi dall’infortunio che si era procurato nella gara contro la Roma, riesce a spedire in porta una punizione calciata magistralmente da Pirlo. Però al momento del cross Chiellini è in vistoso fuorigioco, anche se non colpisce il pallone, mentre Caceres è alle sue spalle coperto alla vista del guardalinee dal compagno e allineato con Maggio. La moviola farebbe supporre un fuorigioco millimetrico di Caceres, se il punto di vista è su Maggio, resta il fatto che Chiellini è in fuorigioco e cerca anche di prendere il pallone. Il nuovo vantaggio bianconero, arrivato a due minuti dal pareggio partenopeo, costringe la squadra di Benitez a prodigarsi in nuovi sforzi per riagguantare la partita, sbilanciandosi ancora di più in avanti, mentre l’1-1 avrebbe anche potuto andare bene al Napoli, o per lo meno gli avrebbe acconsentito di tirare il fiato e di giocarsi la partita con più testa. Anche se è da dire che nel primo tempo la squadra di Benitez non ha quasi mai creato palle pericolose e quando l’ha fatto le ha sprecate malamente. Subita la rete, il Napoli si è buttato in avanti per cercare di nuovo il gol, sbilanciandosi ulteriormente con una squadra a decisa trazione anteriore. Ma anche in questo caso poco è arrivato dalle parti di Buffon.
Su un azione da corner, il numero uno bianconero nell’atto di prendere il pallone si è andato a scontrare contro Koulibaly, perdendo la sfera che finisce in rete sul tentativo di Caceres di spazzare l’area. Il gol non è stato assegnato e anzi è stato fischiato fallo per carica al portiere come giusto che fosse. Lo stesso difensore partenopeo non protesta, mentre a farlo sono i compagni di squadra. A tempo scaduto arriva l’unica vera azione di Higuain che supera in area nello stretto due difensori e calcia in porta, con palla deviata fuori di poco. Dal calcio d’angolo la palla la prende Tevez che innesca un contropiede fulmineo, condotto con Vidal e Morata e chiuso dallo stesso cileno in gol. 1-3 e partita finita. Nel post-partita Benitez ironico e amareggiato ha parlato dei soliti aiuti che vedrebbero protagonista la Juventus. «Ci può stare», ha ripetuto ironico. Però avventurarsi in questo sarcasmo può essere pericoloso e controproducente. L’anno scorso a il Napoli in casa aprì le marcature con una rete di Cajecon in netto fuorigioco, molto più limpido di quello di ieri. Quindi gli aiuti non vanno sempre in un’unica direzione. Sul gol di Caceres niente da eccepire andava fischiato il fuorigioco su Chiellini. Stessa cosa dicasi per il contrasto tra Buffon e Koulibaly. L’allenatore spagnolo ha parlato anche di un presunto retropassaggio di Chiellini preso da Buffon che invece avrebbe dovuto respingere solo di piede. Ad essere onesti non sembrava un retropassaggio intenzionale. Stesse lamentele sul fallo che ha permesso a Pirlo di scodellare la palla in area per il vantaggio bianconero del 2-1. Anche in questo caso il fallo sembra esserci tutto anche se involontario. Britos cadendo ha portato via con il braccio la palla ben ancorata sotto la suola di Marchisio, che con una mezza veronica stava per scappare via. Eccessiva forse l’ammonizione al difensore napoletano. La caduta e l’urto sembravano casuali, rivisti anche al rallenty.
Insomma non è stata una partita esaltante come quella dell’Olimpico. L’unica cosa di memorabile è l’ennesimo gol al volo di Pogba con il quale ha aperto le marcature, anche se per tutti i 60 minuti in cui è stato in campo ha fatto poco. La Juventus ha forse meritato più dell’avversario e comunque non è mai stata messa seriamente in difficoltà dal Napoli. La grande esultanza dell’undici bianconero a fine gara, smodata ed eccessiva per alcuni commentatori, quasi avesse passato il turno contro una grande in Champions League, può essere spiegata come il fatto di aver ritrovato le proprie certezze. Gli ultimi pareggi, specie quello maturato con l’Inter avevano cancellato molte delle sicurezze che i Campioni d’Italia avevano. La stessa Roma ad un solo punto e con il serio rischio di essere in fase di sorpasso avevano alimentato la sensazione che il ciclo fosse arrivato alla fine. Invece al termine dei 96’ di gioco la squadra di Allegri si ritrova ancora una volta in vetta e questa volta con merito. Ecco come si può spiegare l’eccessiva esultanza. Napoli potrebbe rappresentare un punto di svolta. Potrebbe ripresentare la Juve di inizio campionato, incerta del proprio valore e della propria consapevolezza, ma per questo più cattiva e concentrata. La squadra dell’ultimo mese invece è apparsa troppo sicura di sé, quasi appagata e poco concentrata. In questo un merito va dato anche all’allenatore. Anche perché questa volta, come auspicato da chi scrive solo qualche giorno fa, ha in effetti modificato in corsa il modulo di gioco e dopo il secondo gol di Caceres ha fatto uscire Pogba – che stava dando poco apporto alla squadra – e fatto entrare Lichtsteiner, riproponendo il 3-5-2. Operazione saggia e intelligente, perché umile e finalizzata a dare sicurezza e compattezza alla squadra.
Per finire una parola ancora agli interpreti della gara di ieri. Il rientro di Caceres è una boccata d’aria fresca per lo spogliatoio bianconero. Con il suo recupero Allegri può schierare sia una difesa a tre che una difesa a quattro di qualità, passando dall’una all’altra senza grandi sforzi in attesa del rientro – se mai ci sarà di Barzagli -. Caceres è un grande interprete, ha una velocità tale da stare dietro ai migliori velocisti del nostro campionato ed è affidabile anche a sinistra. Un vero jolly. Con lui Lichtsteiner si può riposare, ma lo possono fare anche Chiellini e Bonucci. Evra sulla sinistra ormai non si discute. I suoi rendimenti di gioco sono alti e sulla fascia sta diventando difficile da superare. La forza della Juventus rispetto alle altre squadre è nel gruppo. La Vecchia Signora ha i migliori giocatori e non a caso ha speso di più sul mercato, anche come monte ingaggi. Dopo Napoli siamo sicuri in campionato ritroveremo un’altra Juve, più concreta e più umile.