Roma, domenica 15 gennaio 2017 – E’ il solito Immobile, dal dischetto di rigore, a realizzare la marcatura (11 gol in campionato) e a regalare tre punti pesanti alla Lazio in chiave Europa ai danni dell’Atalanta (2-1). Dopo un primo tempo incerto, la Lazio nella ripresa ha trovato gioco, equilibrio e ha saputo mettere in difficoltà gli orobici di Gasperini. Inzaghi ha schierato la Lazio con il 3-4-2-1, modulo che non ha offerto i giusti equilibri ad una squadra che ha sofferto terribilmente gli spazi difensivi, Bastos in primis, e Felipe Anderson che ha dovuto cantare e portare la croce, spaziando per l’intera fascia. Il brasiliano ha evidenziando comprensive difficoltà in copertura ed ha latitato in attacco per il fiato corto. Insomma un esperimento da accantonare definitivamente per evitare di condizionare negativamente le gare.

Nella ripresa il tecnico laziale è tornato al vecchio modulo, 4-3-3, ed ha sostituito Luis Alberto con Patric. La Lazio si è disposta in difesa con Patric e Radu sulle fasce laterali e la coppia centrale è stata affidata a Bastos-De Vrij. Tornato l’equilibrio e il sereno per gli infreddoliti tifosi laziali che hanno assistito ad un monologo tinto di biancoceleste che si è concretizzato con Immobile, il sorpasso sugli orobici, e le ripetute occasioni non sfruttate soprattutto da un Milinkovic Savic, finalmente migliore in campo.

Continua il sogno europeo della Lazio che dovrà gestire al meglio le energie, mentali e fisiche, per poter rimanere nelle prime posizioni della classifica. Con l’uscita di Cataldi al Genoa, prestito secco, e con Keita impegnato nella coppa d’Africa, il presidente Lotito dovrà necessariamente rimpolpare una rosa che dovrà sostenere anche le fasi finali della coppa Italia. Il Genoa, ottavi di finale di coppa Italia, a metà settimana e la Juventus nella prossima gara di campionato saranno due test importanti per capire se la Lazio potrà cullare sogni di vittoria in coppa e se potrà finalmente uscire indenne dal fortino dello Juventus Stadium.

La gara

È la domenica degli ex, con Berisha e Konko che dopo aver indossato la casacca laziale, tornano all’Olimpico con un’altra divisa, ma come spesso succede l’ex terzino laziale, alla mezz’ora del primo tempo, lascia il campo per un problema al polpaccio. È Immobile in apertura di gara a rendersi pericoloso con una conclusione dalla distanza, ma Berisha segue con lo sguardo la traiettoria della palla che termina a lato. Immediata reazione dei bergamaschi con il funambolico Gomez che sfiora il palo con un secco diagonale.

Alle spalle di Immobile, in coppia con Milinkovic Savic, c’è l’oggetto misterioso Luis Alberto che sintetizza la gara in un’unica fiammata (al 13′), il diagonale dello spagnolo è deviato da Berisha sul palo. Tutto qua per il trequartista laziale che non riesce mai a dare peso in attacco, spesso si aggira per l’area avversaria con aria quasi distaccata. Al 21′ la Lazio va in bambola. Radu subisce un fallo al centro del campo e con un’azione di contropiede l’Atalanta consente a Petagna di battere a rete senza nessuna opposizione e marcatura: è Bastos a salire sul banco degli imputati. Solita sbavatura in fase difensiva e solita rete subita contro una formazione che, oltre al vantaggio, è sembrata una squadra imballata e timida.

Nei minuti finali del primo tempo sale in cattedra il direttore di gara, Pairetto di Nichelino, che estromette dalla gara mister Inzaghi, reo di aver abusato della pazienza del quarto uomo. Le emozioni non hanno mai fine all’Olimpico e nei minuti di recupero è Milinkovic Savic a siglare di testa, assist di Lulic, il temporaneo pareggio.

Nella ripresa è il solito Gomez a mettere i brividi ai laziali, ma Marchetti con un prodigioso intervento salva la porta. È la Lazio a far gioco con l’Atalanta che si difende con ordine, registrata dal neo juventino Caldara, ottima la prova del giovane atalantino. È Immobile con un incursione in area di rigore a procurarsi il calcio di rigore (al 22’), netto fallo di Berisha. Dal dischetto il centravanti della nazionale italiana realizza il gol che vale un match.

Alla mezz’ora il direttore di gara restituisce il perfetto equilibrio alle due formazioni con l’espulsione del tecnico Gasperini. Minuti finali della gara con la Lazio che si spinge in avanti, ma Milinkovic Savic divora due enormi occasioni che graziano Berisha da un pesante passivo.