Roma, giovedì 19 gennaio 2012 – “In Italia quello dell’ambiente è un problema nuovo, ormai imprescindibile. Va affrontato subito e non c’è più tempo da perdere”, su queste parole prende il via il nuovo progetto di Marco Roveda che nel 2001 dà vita ad un nuovo network mediatico, Lifegate Radio. Da sempre sposato alle cause ambientali e alla necessità di creare una coscienza collettiva sull’importanza dell’ecosostenibilità, come bisogno primario, Roveda è l’esempio di come l’eco-business possa diventare un lavoro redditizio a scopo benefico. Negli anni ottanta diventa famoso nel campo agroalimentare italiano per aver creato la “Fattoria Scaldasole”,  la prima tra le aziende agricole del nostro paese ad aver aperto le porte al commercio di tipo biologico. Dopo aver venduto la società ad una multinazionale francese, decide di avventurarsi in un nuovo progetto perché, come spiega lui stesso, “In generale gli italiani peccano di presunzione, non hanno ancora veramente interiorizzato l’importanza dei problemi ecologici. Certe parti d’Italia mancano di una coscienza ecologica, io lavoro per diffonderla”. E gli ascolti registrati in soli undici anni di attività della Radio gli danno ragione. Ben 150.000 contatti giornalieri registrati nel 2011 che  evidenziano il successo di una Radio che ha difficoltà nel farsi conoscere. Infatti le sue frequenze sono a diffusione pluriregionale, questo vuol dire che è possibile sintonizzarsi solo in alcune regioni italiane: in Lombardia, nel Canton Ticino, in Piemonte Orientale, a Roma e parte del Lazio sulla frequenza 90.3.

E’ grazie alla creazione del sito internet, della pagina Facebook e delle applicazioni per supporti come tablet, Ipad ed Iphone, che è stato possibile aumentarne la diffusione e la sua conoscenza. Il pubblico risponde positivamente ad un scelta rischiosa che vede programmi particolari, coordinati da personalità importanti del panorama musicale italiano. Un esempio è il programma raggae “Natural Mystic”, condotto da Bunna,  chitarrista della nota Band Africa Unite, o la trasmissione “RockFiles”, condotta da Enzo Guatamacchi, noto giornalista e scrittore italiano e fondatore della rivista musicale online “Jam”. Lifegate parla di blues, di jazz, di lirica, generi molto amati nel nostro paese. Nel mezzo delle trasimissioni, piccoli intervalli d’informazione. Dalla piccola stazione con sede a Merone (provincia di Como), si diffonde un modo nuovo e moderno di concepire la Radio, la musica, l’informazione e il rispetto per l’ambiente. Con Lifegate, una Radio che “Suona per natura”, sono nati innovativi progetti a sostegno della divulgazione dell’ecosostenibilità, come ad esempio nel 2002 “Impatto Zero”, il primo progetto italiano che segue il Protocollo di Kyoto. “La principale causa dei problemi ambientali è la mancanza di consapevolezza dell’uomo. Siamo sempre di più, e bisogna cominciare ad intervenire prima che sia veramente troppo tardi”, spiega ad Ecoblog Roveda. “Gli anni Sessanta sono stati quelli della distribuzione massima, negli anni Settanta si è iniziato a guardare la qualità. Gli Ottanta erano quelli del fashion, dell’estetica, del bello. Negli anni Novanta s’inizia a parlare di Bio, di sano e sicuro. L’idea del consumo etico è del Duemila: i paesi sviluppati devono essere portavoce di una politica economica etica e civile, ovvero nel rispetto dell’uomo e dell’ambiente.” Lifegate Radio basa la sua programmazione su questo principio, promuovendo una cultura etica nel rispetto del pianeta.

A solo un anno dalla sua  nascita riceve nel 2002 il premio Cenacolo Rcs per l’Editoria e l’Innovazione, “per aver saputo individuare un ventaglio di temi per uno stile di vita – si legge nella motivazione – estremamente attuale e in rapida espansione, costituito da scelte culturali, di acquisto e di consumo, proponendosi come punto di riferimento per un pubblico ampio”. Una radio innovativa, conosciuta più in Europa che nel nostro paese, con uno staff competente e motivato che ne sta decretando un sempre più grande successo. “Il più importante messaggio di LifeGate – ha scritto la Fondazione Schwab, motivando il premio dato a Marco Roveda nel 2008 come Imprenditore Sociale dell’anno del World Economic Forum – è che si può fare del bene attraverso il profitto, che c’è uno stretto legame tra ‘profits and ethics’”. Un input soprattutto per i giovani a dirottare il senso del successo lontano dal consumismo più commerciale, verso il bene comune.

Poema Seris Leo

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