Milano, lunedì 9 aprile 2018 – La Cina sbarca a Milano. Nel capoluogo lombardo si apre una mostra che offre uno spaccato di vita e immagini del grande Paese asiatico attraverso il teatro e la storia. La mostra è una evoluzione del progetto che il curatore, Marco Scotini, ha realizzato ad Anren, antica città del Sichuan in Cina. Si è svolta all’interno della prima Biennale di Anren, che si è conclusa nello scorso mese di febbraio. La Biennale, apertasi a ottobre dello scorso anno, era intitolata “Today’s Yesterday”.

La mostra milanese vede in aggiunta la partecipazione di ulteriori artisti cinesi di fama internazionale. “The Szechwan Tale. China, Theater and History” è il titolo della mostra, che si aprirà giovedì 12 prossimo nel Centro per l’arte contemporanea, in via Piranesi 10. Le opere d’arte in mostra spaziano dalla pittura alla fotografia, dall’installazione ai video e ai film/documentari e provengono da prestigiose collezioni private. Rimarrà aperta fino al 18 luglio. L’inaugurazione avviene durante la Milano Art Week, in concomitanza con Miart, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea.

La mostra ripercorre la storia delle relazioni tra Oriente e Occidente attraverso i grandi temi del teatro e della storia, trattando questi argomenti all’interno di un percorso espositivo unico, concepito come un meta-teatro in cui più di trenta di artisti internazionali e cinesi forniscono una decostruzione degli strumenti della macchina teatrale come metafora di altrettanti fenomeni sociali e del loro carattere storico: il pubblico, il sipario, l’attore (l’automa, il puppet, il teatro delle ombre), i costumi e la scenografia (ambiente mutabile e immutabile), il testo e la musica.

Il titolo della mostra è un riferimento all’opera teatrale The Good Person of Szechwan (L’anima buona del Sezuan) di Bertolt Brecht del 1938, messa in scena a Milano al Piccolo Teatro da Strehler nel 1957-58. Altra figura importante per la mostra è Mei Lanfang (1894-1961), uno dei più importanti attori della storia del teatro cinese moderno, che ha influenzato il teatro d’avanguardia russo e poi tedesco. Non mancano i riferimenti all’opera lirica, con la presenza in mostra del costume della soprano Gina Cigna, indossato negli anni ’30 per la Turandot di Puccini al Teatro alla Scala.

Gli orari di apertura della mostra sono dal mercoledì al venerdì dalle 17 alle 22, il sabato e la domenica dalle 11 alle 19. Aperture straordinarie sono previste durante Miart: venerdì 13 e sabato 14 aprile dalle 11 alle 22 e domenica 15 dalle 11 alle 19. L’ingresso è gratuito.

Sono possibili anche visite guidate in altri giorni e orari su prenotazione, con in più la possibilità di visitare i laboratori di restauro di Open Care.

Sabato 14 alle 11, nella sala Carroponte, verrà presentato il catalogo della mostra. Interverranno Marco Scotini, curatore dell’iniziativa, Lü Peng, storico dell’arte cinese, Liu Zhen, direttore del Mei Lanfang Memorial Museum di Pechino, gli artisti Liu Ding e Mao Tongqiange Zhang Hui.

Di Stefania Basile

Sono nata nel 1977 all'estremità meridionale della Calabria tirrenica, nella città di Palmi, che si affaccia sullo stretto di Messina e sulle splendide isole Eolie. Amo le mie origini e Roma, la città dove vivo per motivi professionali. Come diceva la grande Mia Martini: «il carattere dei calabresi a me piace moltissimo. Possiamo sembrare testardi, un po' duri, troppo decisi. In realtà siamo delle rocce, abbiamo una grande voglia di lavorare e di vivere. Io non sono di origine, io sono proprio calabrese!».

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