Roma, domenica 24 gennaio 2016 Finalmente Lazio. La formazione di Pioli è tornata a vincere tra le mura amiche, ultima vittoria contro l’Udinese a metà dicembre nello scorso anno, ha dato continuità alla striscia positiva con sette risultati utili.

Dopo un primo tempo tutta da dimenticare, vantaggio dei veneti con Cesar, nella ripresa la Lazio ha saputo ribaltare il risultato con una prova convincente che è andata oltre la semplice vittoria. Vogliosa, determinata e spietata finalmente sotto rete, la Lazio ha mostrato qualità e carattere, paragonabili alla scorsa stagione in cui ha prodotto gioco e risultati. È stato Candreva, leader discusso e indiscusso della Lazio e autore di una doppietta, a scuotere la formazione laziale con una prestazione maiuscola. Il nazionale italiano ha saputo gettare in campo quella determinazione che ha trascinato l’intera formazione alla vittoria. Conferme anche dal neo acquisto Bisac che ha saputo dare tranquillità ed esperienza ad una difesa, troppo spesso in questo campionato in balia degli avversari.

Il tecnico laziale si è affidato in partenza al 4-3-3, nel primo tempo, per poi modificare la Lazio nella ripresa con una tattica spregiudicata, dopo l’entrata nel rettangolo di gioco di Klose e Felipe Anderson. In porta Berisha con Konko e Lulic sull’out e l’inedita coppia difensiva centrale composta da Radu e Bisac. A centrocampo spazio in cabina di regia a Cataldi, out Biglia infortunato, con Milinkovic e Parolo a chiudere gli spazi e a produrre gioco. In attacco un trio tecnico e muscolare con Keita e Candreva a sostegno dell’unica punta Djordjevic.

La gara

È la Lazio a fare la partita nei minuti iniziali della gara, ma al 5′ è punita dai veneti che passano in vantaggio con una rete realizzata da Cesar, abile a sfruttare una dormita generale su un calcio da fermo calciato da Birsa. La Lazio è in bambola, prova a reagire ma le sfuriate di Candreva e compagni non hanno fortuna con Bizzarri che si disimpegna con bravura. Keita, Milinkovic sono i più attivi nella scoccata a rete, senza fortuna, ma allo scadere della prima frazione di gioco è Parolo con una magia, colpo di tacco, ad impegnare severamente Bizzarri che con un miracolo salva la porta del Chievo Verona. La Lazio conquista gli spogliatoi, tra i fischi del pubblico presente sugli spalti.

Nella ripresa in campo c’è un’altra Lazio. Matri entra al posto dell’evanescente Djordjevic e sono immediati i segni di risveglio dopo uno scialbo primo tempo. Il Chievo Verona rimane in dieci per l’espulsione di Cesar che si becca il secondo cartellino giallo per un netto fallo su Keita. La Lazio approfitta dello sbandamento degli avversari e al 18′ una penetrazione in area di rigore di Candreva è fermata fallosamente da Gobbi. Il laziale dal dischetto di rigore realizza il pareggio. Al 26′ perla di Cataldi che dal limite dell’area di rigore realizza il primo gol in campionato con il successivo spogliarello sotto la curva Nord e l’inevitabile ammonizione.

La Lazio prende campo ed effettua un forcing che a tratti è asfissiante. Il gioco prodotto dalla Lazio si concretizza al 35′ con la doppietta di Candreva, servito da Felipe Anderson subentrato a Konko, che realizza il terzo gol. La Lazio non fa in tempo neanche a gioire e ci pensa Radu a stendere in area di rigore Paloschi. Cartellino rosso per il rumeno e calcio di rigore per gli ospiti con Berisha che neutralizza il tiro dagli undici metri da Paloschi. La Lazio tira un sospiro di sollievo e, nel finale della gara, approfitta degli spazi concessi dai veneti. Dopo il palo colpito da Felipe Anderson è Keita a realizzare il definitivo 4-1.

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