Julio Sergio sofferente

A Brescia il secondo ko in quattro partite. Ma sul risultato pesano alcune decisioni arbitrali errate. E sabato c’è l’Inter: lo "schiaffo" ricevuto può essere lo stimolo giusto per ripartire

 

 

Julio Sergio sofferentedi Massimo Papitto

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Brescia, mercoledì 22 settembre 2010 – La Roma esce con le ossa rotta da Brescia. Finisce 2-1 la sfida del "Rigamonti". Decidono i gol di Hetemaj, sconosciuto centrocampista finlandese, e Caracciolo ed è la seconda sconfitta in campionato dopo appena quattro partite disputate per la formazione giallorossa. Ma sulla sconfitta dei giallorossi pesa senza alcun dubbio l’arbitraggio inadeguato e inadatto del signor Russo della sezione di Nola, che insieme all’assistente Ayroldi nega almeno due rigori nettissimi alla squadra giallorossa e concede un rigore al Brescia sul risultato di 1-0 per un presunto fallo di Mexes fuori area.


La Roma è scesa in campo a Brescia con un 4-2-3-1 con Julio Sergio tra i pali. La linea difensiva composta da Rosi, Mexes, Juan, Cassetti, centrocampo con Pizarro e Brighi, con Menez, Perrotta e Vucinic alle spalle dell’unica punta Borriello. Non ci sono Totti e De Rossi, entrambi lasciati a casa da mister Ranieri in vista della sfida con l’Inter di sabato allo stadio Olimpico. Iachini replica con una squadra compatta: tanta sostanza in mezzo al campo, con corridori e interditori assortiti, e davanti Diamanti ad inventare dietro ad Eder e a Caracciolo.


I giallorossi non partono neanche male. Menez quando accende il suo motore, e la continuità resta un optional, fa paura: un suo sinistro dopo una cavalcata palla al piede finisce di poco largo. Borriello fa reparto da solo: cattivo, determinato, cerca la porta appena può, ma Sereni è attento. Ma, alla prima occasione i padroni di casa passano. Con il finlandese Hetemaj, alla prima rete in serie A. Bello il cross dalla destra di Caracciolo, clamorosa la dormita del centrocampo giallorosso, che non segue l’inserimento da dietro.


La Roma accusa il colpo. Sbanda, accumula cartellini gialli. Ammoniti Cassetti, tra i più attivi, Mexes e Rosi, che rischia anche l’espulsione, troppo nervoso. Ranieri non lo perdona: alla mezzora dentro Cicinho, al suo posto. La Roma nel finale ritrova un minimo di fiducia e qualche conclusione, ma il Brescia si difende con ordine e non rischia più di tanto. Si va al riposo sul punteggio di 1-0 per le rondinelle. Ma è il preludio all’assoluto show che nel secondo tempo vedrà protagonista l’aribitro Russo e i suoi assistenti.


A inizio ripresa Ranieri cambia: dentro Adriano e dopo 15 minuti anche Baptista. Fuori Menez e un evanescente Vucinic. Ma come dicevamo è il preludio al pazzesco show dell’arbitro, perché al 20′ si decide la gara. In un’azione di contropiede bresciano già viziata da fuorigioco, Mexes tocca prima il pallone, poi Eder al limite dell’area. Per l’arbitro Russo dentro. Rigore e secondo giallo a Mexes, espulso, che poi perde la testa e minaccia il guardalinee, accompagnato fuori dal campo dai compagni. Dal dischetto Caracciolo segna di potenza il 2-0. Non valgono a nulla le reiterate proteste della panchina giallorossa e degli stessi giocatori sul terreno di gioco, tanto che la Roma chiede ancora invano un rigore a Russo per un mani di Hetemaj su cross di Cicinho dalla destra.


Con orgoglio, ma con un uomo in meno la Roma attacca fino al 90′, e Borriello è l’ultimo ad alzare bandiera bianca, perché segna con una splendida girata, dopo una mischia susseguente ad un calcio d’angolo, e che tiene aperta la gara fino al 98′. Nel recupero la formazione giallorossa perde anche per infortunio il suo portiere Julio Sergio, che nel tentativo di salvare la sua porta si procura una forte botta alla caviglia, e finisce la partita in lacrime, con un’immagine d’altri tempi. Mentre il "Rigamonti" può far festa: il Brescia è secondo a 9 punti e la salvezza è sempre più possibile.


Per la Roma invece è notte fonda, e sabato c’è l’Inter: sarà l’ennessima occasione per provare a ripartire e chissà che questo schiaffo preso, inaspettato e ingiusto, non faccia scattare nella testa dei calciatori giallorossi la voglia di ricatto. Quel riscatto che il popolo giallorosso attende con ansia da troppo tempo ormai. La partita con l’Inter capita proprio a puntino, e stai a vedere che non sia proprio come ha detto Ranieri a fine partita davanti ai microfoni: "Stasera per la Roma è  iniziato un nuovo campionato". Sabato sapremo tutto.  

Di Massimo Marciano

Fondatore e direttore di La Città Metropolitana. Giornalista professionista, youtuber, presidente e docente dell'Università Popolare dei Castelli Romani (Ente accreditato per la formazione professionale continua dei giornalisti), eletto più volte negli anni per rappresentare i colleghi in sindacato, Ordine e Istituto di previdenza dei giornalisti. Romano di nascita (nel 1963), ciociaro di origine, residente da sempre nei Castelli Romani, appassionato viaggiatore per città, borghi, colline, laghi, monti e mari d'Italia, attento osservatore del mondo (e, quando tempo e soldi lo permettono, anche turista). La passione per la scrittura è nata con i temi in classe al liceo e non riesce a distrarmi da questo mondo neanche una donna, tranne mia figlia.