Roma, venerdì 29 agosto 2014 – Juve fortunata in Champions. Dal sorteggio Uefa di ieri pomeriggio a Montecarlo è uscito un preliminare abbordabile per gli uomini di Allegri. Inserita nel Girone A la Vecchia Signora se la dovrà vedere con l’Atletico Madrid di Pablo Simeone. Insieme ai vice campioni d’Europa e campioni di Spagna, la Juventus incontrerà anche l’Olympiacos e il Malmö. Posta in seconda fascia e quindi affiancata a squadre come il Paris Saint Germain, il Manchester City, il Borussia Dortmund e lo Zenit San Pietroburgo, secondo le aspettative i bianconeri dovrebbero passare il turno e approdare agli ottavi. Questo sulla carta. Sul campo tutto sarà diverso e lo scorso anno la Juventus uscì al primo turno in un girone che sembrava molto più abbordabile di questo. Niente salti di gioia dunque, ma un sospiro di sollievo sì, soprattutto per aver evitato corazzate impressionanti come tutte le favorite del torneo e il Liverpool, che inserito in terza fascia poteva essere pescato in un eccesso di sfortuna. Quella che purtroppo ha avuto la Roma, capitando in un girone di ferro con Bayern Monaco e Manchester City, con una trasferta dispendiosa a Mosca contro il Cska come ciliegina finale. La Juventus a questo punto dovrà lavorare sodo per arrivare in forma fisica smagliante all’appuntamento del 26 settembre, quando di fatto si aprirà per lei la fase a gironi della Champions con la gara in casa contro il Malmö. Sembra la ripetizione di un film già visto. Anche lo scorso anno la prima partita della Juventus fu in casa contro il Copenaghen, sulla carta la più debole del preliminare. Conte e i suoi però si fermarono sul pareggio, maledicendo quei punti persi a Torino con l’eliminazione anzitempo dalla competizione.

Le squadre di Allegri storicamente entrano in condizione in ritardo e questo potrebbe essere un grande handicap. Imparare dai propri errori è fondamentale. Conte lo scorso anno aveva ritardo la preparazione per essere al top tra la fine di novembre e dicembre, quando ci sarebbero state le gare più importanti di campionato e di coppa. Non per niente fece molto bene contro Napoli e Roma e altrettanto bene con il Real Madrid di Ancellotti, anche se non andò più in là del pareggio in casa (a Madrid perse). La Juventus giocò due gare molto intense, senza paura, a tratti alla pari, contro una corazzata come quella del Real, che non per  niente si sarebbe laureata Campione d’Europa. E questo nonostante il gap tra le squadre fosse enorme. Ma quella scelta decretò l’uscita dalla Champions, perché la Juventus perse punti importanti con il Galatasaray e il Copenagen. Adesso non si deve ripetere la stessa storia. Vincere per il quarto anno consecutivo lo Scudetto potrebbe anche essere importante, ma la dimensione che sognano tutti i tifosi bianconeri è la possibilità di fare una bella corsa nel “campionato” europeo. Con la consapevolezza che non si potrà arrivare fino in fondo ma nemmeno uscire subito. Se non altro per giustificare e onorare il ranking Uefa, che la vede in seconda fascia.

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