Roma, mercoledì 28 novembre 2012 – Si intitola Di tutte le ricchezze l’ultimo romanzo dello scrittore bolognese Stefano Benni, pubblicato lo scorso settembre da Feltrinelli. Protagonista della storia è Martin, un maturo professore e poeta che ha scelto di scappare dal trambusto della città per rifugiarsi in un bosco. Qui trascorre il tempo a scrivere versi e a studiare le carte del poeta Catena, vissuto in quei luoghi e morto in un manicomio. Gli unici amici che ha sono gli animali, tra cui un cane parlante di nome Ombra. La sua vita solitaria è stravolta dall’arrivo di una coppia che va ad abitare in un casale nei paraggi: un mercante d’arte e la sua bella compagna di nome Michelle. Questa donna ricorda a Martin una sua vecchia conoscenza, riaccendendo sentimenti sopiti nel suo cuore, palpitante come quello di un ragazzino, fino al giro di valzer conclusivo.

Del romanzo è stata realizzata anche una versione audio, letta dall’autore stesso, che conferisce un ulteriore carattere autobiografico alla vicenda. Infatti, quest’ultimo capitolo rappresenta una parabola discendente della produzione letteraria di Benni, conosciuto come un brillante artigiano della parola scritta, anche nei panni di giornalista, sceneggiatore e drammaturgo. Il poliedrico intellettuale sessantacinquenne deve fare i conti con la stagione della propria vecchiaia e una penna più affaticata, a causa di una malattia che l’ha costretto a una pausa forzata. In quest’arco di tempo ha potuto avviare nuove riflessioni alla luce di quello che oggi sta cambiando, anche nel mondo dell’editoria:“I libri si scrivono in molti anni, la parola diventa responsabile, cerca di essere profonda e di durare negli anni. Ma molti libri, oggi più che mai, sono operazioni di mercato frettolose e da consumare in pochi mesi”. Tra i romanzi e i racconti di successo di Stefano Benni si ricordano Bar Sport, Terra!, La compagnia dei celestini, Baol, Saltatempo, Margherita Dolcevita, Il bar sotto il mare e Pane e tempesta.

Nelle 208 pagine si susseguono lente le affezionate atmosfere oniriche, i giochi di parole e altri  inconfondibili elementi del suo stile, in chiave umoristica e surreale, a cui si aggiunge un’amara venatura intimista. Di tutte le ricchezze potrebbe rappresentare un buon regalo per le prossime festività natalizie, andando ad arricchire le librerie degli estimatori di Stefano Benni e quelle di chiunque voglia avvicinarsi alla sua magica lettura.

Maria Teresa Limosa

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