Roma, 16 ottobre 2014 – Inaugurata lo scorso 9 ottobre 2014 la quinta edizione di “Digital Life: Play”, il fulcro tecnologico del RomaEuropa Festival che quest’anno dedica alla musica e agli strumenti musicali d’artista, l’intera rassegna aperta al pubblico fino al 30 novembre 2014. L’idea nata in tempi non troppo lontani (2010), ritrova come luogo di esposizione gli spazi de La Pelanda presso il Museo Macro di Roma nel quartiere di Testaccio. In mostra 10 opere sonore che trasformeranno nei due mesi di Romaeuropa gli spazi al Mattatoio di Testaccio in un vero festival nel festival. Al percorso espositivo si affiancheranno performance musicali, incroci tra danza, elettronica, video ed incontri con i protagonisti della scena artistica contemporanea e dell’innovazione tecnologica mondiale. Digital Life è un progetto realizzato grazie alla collaborazione con Le Fresnoy-Studio national des arts contemporains, il prestigioso centro di produzione di arte digitale nel nord della Francia e creata su impulso della Regione Lazio, grazie alla quale per la prima volta quest’anno, la mostra avrà una seconda sezione a Latina con 3 opere in mostra a Palazzo M.

imagesLudiche e sperimentali le dieci opere interattive in mostra a La Pelanda con la particolarità di quest’edizione che per entrare in funzione devono essere innescate dagli spettatori stessi, creando così un ambiente molto particolare, personale e collettivo allo stesso tempo. Dall’installazione per sequenze ritmiche di Alexander Burton, alla scultura sonora cinetica di Andrè & Michel Decosterd, l’altalena sonora di Veaceslav Druta, l’orchestra per gocce d’acqua e percussioni di Arno Fabre, i concerti per campane tibetane di Leonore Mercier e per speaker e amplificatori di Zahra Poonawala, i 108 carillon pilotati da una banca dati di Heewon Lee, l’arpa di luce di Pietro Pirelli, la Torre di Babele ipercontemporanea di Douglas Henderson, le strutture molecolari e sonore di Donato Piccolo, il telaio musicale di Kingsley NG. Anche al Palazzo M di Latina non mancano originali sperimentazioni e annessi strumenti musicali. Suoni e interazioni con le corde di luce di Pietro Pirelli, il moto dell’acqua nell’istallazione di Noidea Lab e gli interventi di visual mapping di Daniele Spanò. Ad accompagnare l’esposizione i talk e i tanti live di artisti che fanno della produzione musicale un terreno sul quale sperimentare le nuove tecnologie. Il comitato scientifico è composto da Monique Veaute, Fabrizio Grifasi, Direttore della Fondazione Romaeuropa, Alain Fleischer, Pascale Pronnier, responsabile Programmazioni artistiche di Le Fresnoy, Daniele Spanò, artista e consulente artistico della Fondazione Romaeuropa, Francesca Manica, Coordinatrice artistica della Fondazione Romaeuropa.

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