Veroli (Frosinone), mercoledì 6 febbraio 2019 – Venerdì 8 febbraio, dalle 9 alle 14, cornice mozzafiato al monastero Sant’Erasmo di Veroli per la formazione professionale continua proposta ai giornalisti da Conscom e dedicata al giornalismo enogastronomico. Questa nuova tappa regionale, resa possibile grazie alla squisita accoglienza della Cooperativa Diaconia, ente gestore attività e servizi della Diocesi di Frosinone, Veroli e Ferentino, consentirà di proseguire la serie di incontri formativi dedicati al “food writing” che caratterizzerà nell’anno una serie di incontri programmati da Conscom nel Lazio.

L’interesse per il cibo, scatenatosi negli ultimi tempi, ha dato il via ad una proliferazione di format che nel mondo delle pubblicazioni e dei media incide ormai a tutto campo sul mondo del “food”. Analizzando il moltiplicarsi esponenziale di conduttori, narratori e blogger che si dedicano a questo mondo, Conscom, quale ente terzo di formazione accreditato dal Ministero della Giustizia per l’Ordine nazionale dei giornalisti, ha deciso di formalizzare questo percorso chiedendo accoglienza nei “luoghi dell’ospitalità e del cibo” che, come il monastero di Sant’Erasmo a Veroli, rappresentano oggi una testimonianza antica e al tempo stesso moderna, grazie all’accurato restauro che ne ha restituito il fascino secolare con muri di pietra, soffitti in legno e un affaccio mozzafiato su tutta la vallata.

Il professor Maurizio Lozzi, giornalista ideatore dell’iniziativa, spiega: «La provincia di Frosinone è in grado di offrire una grande varietà di servizi di ristorazione ed ospitalità; pochi però, come questo luogo in cui ospiteremo la formazione, affondano le radici in tempi lontani, riuscendo ancora oggi a parlarci di tradizioni e storie di ampio valore artistico e sociale. Ecco perché promuovere le eccellenze di questo territorio, ed anche della nostra regione, è diventato per noi e può diventare per i colleghi che ci seguiranno uno spazio professionale che a livello giornalistico ha margini consistenti per un assicurare un lavoro prezioso fatto di alta competenza e professionalità».

Dello stesso avviso anche il suo collega Massimo Marciano, direttore di questo giornale, che sottolinea: «Con la conclusione del 2018, ‘Anno del cibo italiano’, si è andata rafforzando l’esigenza di fornire strumenti per comunicare siti ed eccellenze territoriali che del giornalismo enogastronomico possono diventare i protagonisti».

Totale immersione venerdì a Veroli nel mondo dellacronaca enogastronomica, ma anche nella storia di questo monastero, fiore all’occhiello del patrimonio territoriale della Ciociaria.

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