Roma, domenica 31 maggio 2015 – Finisce 2-2 l’ultima di Campionato per la Vecchia Signora. Ad una settimana esatta dalla finale di Champions League, Allegri presenta una squadra quasi titolare, per rodare alcuni campioni e per far riposare altri. Hanno giocato al centro della difesa Bonucci e Ogbonna, supportati sulle fasce da Padoin e Evra. A centrocampo Pirlo, scortato da Marchisio e Pogba. Trequartista Pereyra e punte la vecchia coppia Tevez-Llorente. La Juventus, vincitrice del Campionato 2015-2016 e della Coppa Italia, non aveva grandi motivazioni. La gara è infatti stata interpretata come un buon allenamento in previsione della supersfida contro il Barcellona. L’unico motivo di interesse poteva essere semmai la possibilità per Carlitos Tevez di vincere la classifica dei marcatori della Serie A, seriamente insidiato da Luca Toni e da Mauro Icardi. Alla fine della fiera però sia Toni che Icardi si sono piazzati a pari merito con due lunghezze di vantaggio sul bomber bianconero. Non si può certo vincere e ottenere tutto, anche se Tevez ci ha provato, ma è apparso abbastanza appannato. Forse, come tutta la squadra, era imballato sulle gambe in preparazione della finale europea.

Eppure detto questo la Juventus ha giocato una buona gara. È andata in vantaggio con una strepitosa rete di Pereyra, che ha lasciato immobile il portiere avversario con una rete alla Del Piero. È stata riacciuffata sul pareggio da un gol del solito, incredibile Toni, che ha seguito il contropiede del Verona e ha battuto Buffon, ex compagno di Italia 2006 e della Juventus. È tornata in vantaggio con una rete di Llorente, imbeccato a centro area da un assist intelligente di Padoin, che a sua volta è stato imbeccato da un lancio ancora più interessante di Pirlo. Solo al termine della gara al 93’ il Verona ha pareggiato con Gomez, accendendo di gioia l’intero stadio e tutti i compagni. Il pareggio contro la prima della classe e finalista di Champions, che in Coppa Italia e in Campionato aveva rifilato gol su gol alla squadra di Mandorlini, deve essere parsa una grande prestazione. Tutto bene quello che finisce bene dunque e la fortuna continua ad assistere Allegri in questa annata che sembra essere tra le più entusiasmanti di quelle vissute dai tifosi bianconeri. La Roma perdendo in casa si attesta allo stessa distanza dello scorso Campionato a -17 punti, e quindi non ci sono differenze sostanziali tra lo scorso anno e quello appena terminato, a meno che non si tenga conto del record ottenuto da Conte, valido per le statistiche, un po’ meno per i risultati veri.

Per il momento infatti Allegri ha ottenuto più di Conte, lavorando su una squadra formata e plasmata ovviamente da Conte. I meriti dell’uno e dell’altro non vanno confusi. Vanno tenuti separati e vanno senz’altro riconosciuti. La Juventus di oggi vince molto perché ha fatto tesoro e esperienza del lavoro di chi per tre anni di seguito ha forgiato un gruppo di campioni, nel carattere e nel fisico, portandoli a vincere in Italia e a fare esperienza in Europa.