Allegri e la Juventus si ripetono. Come accaduto lo scorso anno, anche in questo finale di stagione la prima della classe perde contro l’ultima della classe. Verona-Juventus finisce 2-1 per gli scaligeri nel giorno dell’addio al calcio giocato da parte di Luca Toni. In gol ci vanno lo stesso Toni su rigore e Viviano. Accorcia la 90° sempre si rigore Dybala, che così raggiunge Tevez per numero di gol fatti nella prima stagione (e anche per lo Scudetto vinto subito). Lo scorso anno la Juventus capolista aveva perso in casa contro il Parma di Donandoni per 1-0. da qui si evince lo spirito di carità cristiana dell’allenatore e forse anche il suo essere progressista (in fondo Livorno per tradizione è sempre stata di sinistra, anche se oggi è governata da un sindaco pentastellato e inquisito). Al di là degli scherzi, più materialmente e semplicemente è una questione di concentrazione e di testa. La Juventus ha perso perché svogliata, pigra, poco volenterosa o male volenterosa (vedi Zaza). L’undici andato in campo ha provato per i primi 20 minuti a schiacciare gli avversari nella propria trequarti e far sentire anche a loro, ultimi in classifica e già destinati alla B, chi comanda il campionato. Senza convinzione però. Giocando ma non lottando su ogni palloni. Scodellando lanci lunghi con pochi movimenti dei centrocampisti. Provando a metterla sul piano fisico ma in fondo anche no, perché ormai ripensa alla Coppa Italia e – per chi ci andrà – alle vacanze. Gli altri, i fortunati, andranno in ritiuro con le nazionali per gli Europei. Insomma i giochi sono fatti e inseguire record e numeri, dopo un’annata partita male e raddrizzata con una corsa incredibile e vinta con tre giornate di anticipo, non ha più senso.

E difatti la Signora ieri ha tirato i remi in barca fin da subito e si è rivista la squadra che galleggiava di inizio campionato. Svarioni difensivi e scarse marcature (che già si erano accennate nella gara precedente contro il Carpi), passaggi sbagliati grossolanamente, falli inutili e proteste altrettanto stolide. Ogni tanto brillava l’estro di Dybala, immarcabile da chiunque. Gli altri a turno hanno fatto una pessima figura. Compreso Zaza, troppo nervoso, troppo irruento, poco pragmatico e semplice. Da notare il rientro di Chiellini nel finale di gara. Il difensore sembra recuperato, anche se Rugani non lo ha fatto certo rimpiangere. Ieri è stato forse l’unico a stare in campo con testa e piedi, cercando di bloccare ogni avversario che gli fosse capitato a tiro. Cuadrado troppo solo non ha saputo emozionare la platea con i suoi dribbling. Il giocatore visto ieri non sarà da rimpiangere. Per il resto solo ordinaria amministrazione e poco spettacolo. Per la cronaca in campo per i coloro bianconeri sono scesi: Neto, Barzagli, Bonucci, Rugani, Cuadrado, Sturaro, Lemina, Asamoah, Alex Sandro, Zaza, Dybala. Sono poi entrati Padoin, Pereyra e Chiellini, senza dare particolare scossa alla gara. Il Verona ci teneva a fare bene, a vincere contro la prima della classe. Del Neri ha messo in campo una bella formazione. Toni si è battuto come un leone e Marrone ha provato a far rimpiangere i dirigenti juventini per le sue ripetute cessioni. Il campionato comunque è finito per i bianconeri. Adesso si aspetta solo la finale di Coppa e poi tutti al mare.