I giallorossi vincono contro un buon Palermo, superano di nuovo il Milan e tornano secondi in classifica a 6 lunghezze dall’Inter, che però deve giocare con il Napoli. Ancora priva di Toni e con un Totti indietro nella condizione, la squadra di Ranieri offre il miglior gioco del momento

 

di Thomas L. Corona
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Roma, sabato 13 febbraio 2010 – La Roma di Claudio Ranieri nell’anticipo di sabato travolge il Palermo di Delio Rossi con un secco 4-1. Vanno a segno Brighi (2 reti), Batista e Riise. Il gol della bandiera dei rosanero, firmato da Miccoli su rigore, arriva sul 3-0, quando il match era saldamente nelle mani dei giallorossi e virtualmente finito. Con questa ampia vittoria, ottenuta con un Totti ancora fuori condizione (rientrava oggi, ma ammonito è uscito nella ripresa) e un Luca Toni ancora lontano dal rientro, la squadra di Ranieri si riprende il secondo posto in classifica, perso per la vittoria del Milan sull’Udinese di venerdì. La sensazione è che la Roma sia molto più in forma del Milan e dell’Inter, che martedì aveva rimediato solo un punticino contro il Parma. Per le milanesi infatti inizia adesso il secondo turno di Champions con la doppia sfida a eliminazione diretta contro due avversarie difficili: la prima e la seconda della Premier League, che arriva tra l’altro in un buon momento per il calcio inglese, scandali sessuali a parte.

La Roma invece non deve impegnarsi e spendere energie, mentali e fisiche, nelle coppe europee. Il suo cammino prosegue nella Tim Cup e in Campionato, per cui si trova in una situazione più serena rispetto all’attuale capolista, attesa domani a Napoli. Sei punti non sono poi così tanti da recuperare e se Quagliarella e Danis facessero lo sgambetto a Mourinho, psicologicamente i giallorossi potrebbero trovarsi ad una svolta importante, trovando soprattutto i mezzi morali per credere nella volata finale. Quello che ha infatti sempre fiaccato gli inseguitori dell’Inter è stata la sua costanza nei risultati. Un cedimento sarebbe uno shock energetico positivo per gli avversari. Inoltre per Ranieri il rientro di due giocatori importanti come Totti e Toni sarà fondamentale, in chiave di volata finale. Ad ogni modo il tecnico romano la sua grande vittoria l’ha già ottenuta. Ha trovato una squadra allo sbando, spremuta, poco reattiva e con lo spogliatoio a pezzi, e ha saputo rigenerarla, trasformandola in un rullo compressore. Il merito è tutto suo, così come fu suo il merito di salvare il Parma dalla retrocessione e di portare la Juventus per due stagioni consecutive in Champions League. Forse non riuscirà nel miracolo di battere il suo nemico di sempre, Josè Mourinho, quest’anno, ma le basi per una prossima stagione da vera pretendente allo Scudetto sono ormai gettate.

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