Dal 7 febbraio al 1° marzo sfilano per il lungomare viareggino gli sbalorditivi carri di cartapesta dei locali maestri della satira

di Lilly Amato
lamato@lacittametropolitana.it

Viareggio (Lucca), martedì 17 febbraio 2009 – Da ormai una settimana è iniziato l’indiscusso spettacolo di uno dei carnevali più belli d’Italia, quello di Viareggio. Sabato 7 febbraio una solenne cerimonia ha aperto la festa con circa 1.200 figuranti che, quest’anno, rendono omaggio al creatore della maschera ufficiale viareggina, Uberto Bonetti, di cui si celebrano i 100 anni dalla nascita. E’ un rito, quello del carnevale, che gli abitanti di Viareggio attendono con ansia: la città si tramuta in colori, maschere e musica. Per oltre un mese, insieme ai corsi mascherati, è in programma una nutrita serie di eventi e manifestazioni. Il Carnevale di Viareggio è la sintesi di tradizione, cultura e dinamicità che, di continuo, rinnova per realizzare i vari desideri del pubblico. Nel ricco programma, si scoprono quei valori che ne hanno fatto una delle manifestazioni popolari più riconosciute ed apprezzate in tutto il mondo. Maschera simbolo e testimonial di quest’anno è Burlamacco, creata dal genio futurista Bonetti, cui è dedicata la Festa.

L’omaggio a Uberto Bonetti e al futurismo cade proprio nell’anno in cui in Italia si celebra il primo grande movimento d’avanguardia italiano, la cui nascita risale convenzionalmente al 20 febbraio 1909, data di pubblicazione sul giornale francese Le Figaro del "Manifesto del futurismo", redatto da Filippo Tommaso Marinetti. Burlamacco è anche l’ultima elaborazione di una tradizione nata con le maschere della Commedia dell’arte; può essere, quindi, considerata come l’ultima maschera nata in Italia. La Fondazione Carnevale a l’amministrazione comunale di Viareggio hanno attribuito domenica 8 febbraio il Premio Burlamacco d’Oro al grande artista Massimo Ranieri. Il prestigioso premio è andato in passato ad altri illustri personaggi, quali Dario Fo, Mario Monicelli, Gene Gnocchi, Gigi Proietti, Fabrizio Frizzi e altri. Il corteo di apertura, lungo oltre un chilometro, ha coinvolto le principali arterie del centro città su un percorso di tre chilometri; dopo il solenne alzabandiera, si è assistito ad un meraviglioso spettacolo pirotecnico. Sette i gruppi musicali, capitanati dalla Filarmonica La Versilia, banda ufficiale di quest’edizione; ospite speciale la Banda di San Benedetto del Tronto, che suggella il gemellaggio tra Viareggio e San Benedetto.

Quattro marching band: la Millennium, la Roncaglia’s, Mosson e Ameseno Harmony Show Band. Dalla Svizzera una delle più rinomate Guggen Musik, la Laettguuger. Ma padroni incontrastati del carnevale rimangono i carri, veri teatri vaganti, alti fino a 20 metri, lunghi 14, con un peso tra le 30 e le 40 tonnellate, animati a bordo da innumerevoli, gioiose maschere. Essi rappresentano l’inimitabile creatività, l’abilità scultorea e pittorica che sono l’esempio di quest’arte popolare che si è diffusa in tutto il mondo. I temi dei carri, che sfileranno le domeniche fino al primo marzo e martedì 24 febbraio, spaziano dall’attualità alla fantasia, dai problemi dell’immigrazione clandestina, della crisi economica, alla creatura fantastica di King Kong. La satira non manca mai: dal divo Andreotti a Bruno Vespa nel suo salotto, a Brunetta, Gelmini, Carfagna e Barak Obama. Inoltre, sin dalla loro nascita negli anni 70, i Rioni rappresentano l’anima genuina del Carnevale di Viareggio, la sua appendice serale. Maggiore l’impegno a vigilare contro comportamenti pericolosi, controllando anche il consumo dei superalcolici. Il tutto sempre all’insegna di un sano divertimento.

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