Roma, martedì 15 maggio 2018 – Ha preso il via il 4 maggio da Gerusalemme l’edizione numero 101 del Giro d’Italia. Una Corsa Rosa all’insegna della religione visto che l’arrivo finale al termine di tre settimane molto dure è previsto a Roma. Il percorso – Come ogni anno è un percorso molto variegato con 7 tappe dedicate ai velocisti, 6 di media difficoltà e altrettante di alta montagna per un totale di 8 arrivi in salita. Rispetto alla scorsa edizione, il percorso della Corsa Rosa sembra adatto agli scalatori che potranno fare la differenza con pendenze di grande difficoltà soprattutto nell’ultima settimana, quando il gruppo sarà chiamato ad affrontare ascese mitiche come lo Zoncolan (si arriva al 22% di pendenza) o il Colle delle Finestre, previsto nella penultima tappa con arrivo al Sestriere. Per testare la condizione dei ‘big’,  al termine della prima settimana ci sarà ancora una volta l’Etna, mentre pochi giorni dopo il gruppo sarà chiamato ad affrontare il Gran Sasso d’Italia, la Cima Pantani di questa edizione. Due le cronometro previste: la prima inaugurerà la Corsa Rosa mentre la seconda da Trento a Rovereto di 34.5 km potrebbe essere la prova del nove per alcuni dei favoriti al successo finale.

I favoriti – Dopo la grande sorpresa della scorsa edizione, Tom Dumoulin proverà a ripetersi anche in questa stagione. Non sarà semplice per l’olandese confermarsi alla Corsa Rosa visto il percorso e gli avversari. Il rivale più temibile per la conquista del trofeo sarà il quattro volte vincitore del Tour de France, Chris Froome. Il britannico, che è stato a rischio fino all’ultimo per un caso di doping alla scorsa Vuelta, ritorna al Giro d’Italia dopo nove anni con l’intenzione di scrivere il suo nome nell’albo d’oro, visto che il terreno si adatta alle sue caratteristiche. Inoltre il capitano del Team Sky potrà contare su una squadra di assoluto livello. Tra i papabili vincitori troviamo anche il francese Thibaut Pinot, il colombiano Esteban Chaves, secondo nell’edizione del 2016 e i nostri Fabio Aru e Domenico Pozzovivo che cercheranno di riportare l’Italia sul gradino più alto del podio della corsa Rosa, dopo il successo di due anni fa di Vincenzo Nibali. Discorso a parte va fatto per il colombiano Miguel Angel Lopez, alla sua prima vera esperienza in questa corsa. Le qualità del capitano dell’Astana non sono in discussione ma la durata nelle tre settimane resta un’incognita. Oggi il via da Gerusalemme. Il tempo dei pronostici è finito. La parola passa alla strada.

Francesco Spagnolo