Dopo anni in televisione come vj e presentatore, Andrea Pezzi si racconta con un libro pieno di storie, avventure e progetti. “Fuori programma”, un diario di bordo dove narra la sua infanzia, la sua famiglia, i suoi molteplici viaggi e i suoi incontri

di Roberta Marrocco
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Roma, domenica 21 marzo 2010 – Andrea Pezzi esordisce come scrittore, "Fuori programma" è il titolo del libro edito da Bompiani. Il libro gira tutto attorno ad un percorso filosofico della vita, vista come un "gioco d’intelligenza" perchè secondo l’autore l’intelligenza è saper leggere profondamente ciò che accade, capire la realtà e il principio che l’ha generata Ci fa il punto della sua vita personale e professionale. Ha iniziato la sua carriera da vj per poi passare alla conduzione di programmi, televisivi, radicalchic come il Tornasole, andato in onda nel 2006 in seconda serata su rai due. Il libro è una sorta di diario dove il giovane autore ci racconta come si possa mutare pelle all’infinito e come il desiderio di piacere agli altri è la sola cosa che resta per chi non vede la realtà. Laureato in psicologia, Andrea Pezzi diventa giornalista e conduttore di programmi d’informazione e intrattenimento per la RAI, dal 2002 al 2006 cura come opinionista una rubrica settimanale per “Il Sole 24 ORE”.  Racconta anche dell’ambizioso progetto di OVO, ( una srl nata con lo scopo di creare la prima enciclopedia in videoclip su Internet) della sua nascita, delle motivazioni, che in sistesi è la diffusione di un punto di vista, di una interpretazione della realtà, attraverso il web e il digitale terrestre.

“Il mondo in cui sono nato ha tanti problemi, tuttavia, come dicevo, le cose a mio avviso non sono mai “male” o “bene” in sè: il bene o il male è sempre in reazione alla persona. Così con OVO ho provato ad affrontare alcuni problemi del mio mondo professionale cercando di guardarli in un altra ottica.” Un libro che ci racconta la vita, le esperienze e le avventure di un giovane qualunque, nato a Ravenna nel 1973 da una famiglia "normale", che come tutti noi spera in un futuro migliore, cercando nel suo piccolo di migliorarlo. Leggendolo si percepisce che l’autore ha effettuato un percorso dove ha ben capito che si sente libero perchè ha imparato a giocare accettando le regole della società senza mai esserne succube, ha imparato ad usare la doppia morale. Per ora, come lui cerchiamo anche noi il nostro posto delle fragole, la nostra ricerca interiore, la nostra sancta sanctorum.

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