Aprilia (Latina), lunedì 18 febbraio 2019 – Sono molti i caduti in occasione dello sbarco degli Alleati sul litorale laziale del 1944 che non hanno avuto sepoltura. I soldati dispersi, che hanno contribuito a scrivere quella drammatica e decisiva pagina di storia, sono stati ricordati oggi ad Aprilia nel corso di una cerimonia di fronte al monumento che li ricorda tutti, eretto in occasione dell’individuazione del luogo dell’estremo sacrificio di uno di loro: Eric Fletcher Waters, divenuto nel tempo noto perché padre del musicista George Roger Waters, dei Pink Floyd.

Commovente e intenso il contributo arrivato dal veterano britannico Harry Shindler, classe 1921, rappresentante in Italia della Italy Star Association 1943-1945, nata per ricordare i soldati del Regno Unito della Seconda guerra mondiale impegnati sui fronti italiani. Impossibilitato ad essere presente alla cerimonia di oggi, il 98enne reduce è stato raggiunto telefonicamente a Porto d’Ascoli, dove risiede, da Elisa Bonacini, presidente dell’associazione “Un ricordo per la pace”, che ha deposto un omaggio floreale anche a suo nome. Il veterano ha ringraziato l’amministrazione comunale di Aprilia, le autorità, le associazioni e gli studenti presenti alla commemorazione.

«Queste manifestazioni – ha detto Shindler – sono molto importanti: mantenere la memoria degli errori del passato è necessario per costruire un futuro di pace. I giovani ricordino il sacrificio di tanti giovani che hanno combattuto affinché l’Europa diventasse libera e democratica e siano sempre mediatori di un positivo confronto interculturale e di pace».

Shindler e Bonacini sono stati i promotori dell’iniziativa dei memoriali in ricordo di Eric Fletcher Waters e dei caduti dispersi del 1944. L’idea nacque dopo che le ricerche di Shindler negli archivi britannici permisero di individuare il punto delle campagne di Aprilia, nella località Pontoni, in cui il 18 febbraio 1944 perse la vita il sottotenente dei fucilieri reali britannici Eric Fletcher Waters.

Con una lettera indirizzata dai due promotori al Comune di Aprilia il 21 novembre 2013 è partita l’operazione di recupero della memoria storica che ha avuto il culmine 70 anni dopo la morte del sottotenente Waters con un evento che ha suscitato un clamore mondiale: il 18 febbraio 2014 il famoso figlio Roger prese parte alla cerimonia di inaugurazione dell’obelisco che ricorda il sacrificio del padre e di tanti altri soldati dispersi nei giorni successivi allo sbarco alleato del 1944. Il monumento è stato eretto nel piazzale dell’Istituto di istruzione superiore “Carlo e Nello Rosselli”. Il giorno precedente, Waters aveva partecipato alla cerimonia privata di inaugurazione del piccolo memoriale nella località Pontoni, a pochi metri dal punto dove morì Eric.

La commemorazione organizzata oggi dal Comune di Aprilia nel quinto anniversario dell’inaugurazione del monumento si è svolta alla presenza delle autorità civili, militari e religiose, di rappresentanti delle associazioni d’Arma e combattentistiche, del comitato locale di Aprilia della Croce Rossa Italiana, dell’Ispettorato locale del Corpo delle infermiere volontarie, delle associazioni culturali e di volontariato e di alcune classi di studenti.

Alla cerimonia della deposizione della corona d’alloro hanno fatto seguito i saluti istituzionali del vicesindaco di Aprilia, Lanfranco Principi, e la lettura, da parte di una studentessa, di un brano rievocativo del periodo di guerra.

Di Stefania Basile

Sono nata nel 1977 all'estremità meridionale della Calabria tirrenica, nella città di Palmi, che si affaccia sullo stretto di Messina e sulle splendide isole Eolie. Amo le mie origini e Roma, la città dove vivo per motivi professionali. Come diceva la grande Mia Martini: «il carattere dei calabresi a me piace moltissimo. Possiamo sembrare testardi, un po' duri, troppo decisi. In realtà siamo delle rocce, abbiamo una grande voglia di lavorare e di vivere. Io non sono di origine, io sono proprio calabrese!».

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