Ceccano (Frosinone), lunedì 5 settembre 2016 – In provincia di Frosinone parte un progetto per la lotta contro la povertà. Per un anno le famiglie in difficoltà potranno usufruire di una carta di pagamento elettronica. E’ l’iniziativa messa in campo dal Comune di Ceccano, centro di circa 24mila abitanti nell’hinterland del capoluogo della Ciociaria.
«Le classi più povere della popolazione ceccanese potranno usufruire ora del Sostegno per l’Inclusione Attiva». A riferire di questa misura di contrasto alla povertà, che prevede l’erogazione di un aiuto economico tramite una carta di pagamento elettronica, cosiddetta “social card”, di cui potranno beneficiare per un anno le famiglie in condizioni economiche disagiate, è Fiorella Tiberia, assessora ai servizi sociali della Giunta Caligiore.
Grazie, infatti al decreto interministeriale del 26 maggio scorso «questo sostegno – ricorda Tiberia – già sperimentato nelle città italiane più grandi, è stato completamente ridisegnato ed ora è esteso anche ai 23 comuni del distretto sociale B di Frosinone, in cui è inserita anche la nostra città». Pertanto, già da ora i cittadini in possesso dei requisiti potranno presentare la richiesta per ottenere questo beneficio, noto come Sia (Sostegno per l’inclusione attiva), negli uffici municipali dei servizi sociali.
«Per fare in modo di dedicare la dovuta attenzione a questa importante attività – assicura l’assessora ai servizi socialiabbiamo attivato un apposito orario di ricevimento in cui gli uffici saranno a disposizione di quanti possono presentare la richiesta». Infatti l’ufficio servizi sociali del Comune di Ceccano sarà aperto esclusivamente per il Sia tutti i lunedì, i mercoledì e i venerdì dalle ore 9 alle ore 12.30, fasce orarie durante le quali sarà possibile presentare la domanda ed ottenere così tutta l’assistenza necessaria per compilare correttamente la modulistica che, oltre poi al controllo comunale, sarà anche verificata dall’Inps, a cui toccherà valutare i parametri di ogni famiglia al fine della concessione del beneficio.
«Si trattaspiega l’assessora Tiberiadi una misura di contrasto alla povertà estrema che prevede si l’erogazione di un contributo economico di durata annuale, ma associato ad un progetto personalizzato di attivazione ed inclusione lavorativa e sociale». Vuole, pertanto, essere una misura “ponte”, alla quale possono accedere i cittadini italiani o comunitari (o un familiare titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente), come pure i cittadini stranieri in possesso del permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo. Al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata del beneficio, i richiedenti dovranno essere in possesso dei seguenti requisiti: residenza sul territorio nazionale da almeno due anni; presenza nel nucleo familiare di almeno un minore o un figlio disabile o una donna in stato di gravidanza accertata; Reddito Isee uguale o non superiore a tremila euro; non aver percepito, da parte di nessuno dei componenti del nucleo, nel mese antecedente la richiesta, trattamenti economici di natura previdenziale, indennitaria e assistenziale a qualunque titolo concessi da Stato o altre Pubbliche amministrazioni, di importo superiore a seicento euro mensili; non aver percepito da parte di nessun componente del nucleo Naspi, Asdi o altri ammortizzatori a sostegno del reddito a seguito di disoccupazione involontaria; non possedere autoveicoli immatricolati per la prima volta nei 12 mesi antecedenti la richiesta, ovvero non possedere autoveicoli di cilindrata superiore a 1300 cc o motoveicoli superiori a 250cc immatricolati per la prima volta nei tre anni antecedenti.
Il contributo economico avrà un importo mensile determinato in ragione della composizione del nucleo familiare ed è accreditato bimestralmente su una “social card” e dà inoltre diritto ad uno sconto del 5% su acquisti in negozi e farmacie convenzionate e l’accesso a tariffe elettriche agevolate. Anche sul sito web comunale saranno presenti tutte le informazioni.

Nella foto: panorama di Ceccano

Di Stefania Basile

Sono nata nel 1977 all'estremità meridionale della Calabria tirrenica, nella città di Palmi, che si affaccia sullo stretto di Messina e sulle splendide isole Eolie. Amo le mie origini e Roma, la città dove vivo per motivi professionali. Come diceva la grande Mia Martini: «il carattere dei calabresi a me piace moltissimo. Possiamo sembrare testardi, un po' duri, troppo decisi. In realtà siamo delle rocce, abbiamo una grande voglia di lavorare e di vivere. Io non sono di origine, io sono proprio calabrese!».

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