Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha definito "buoni da sempre" i rapporti con il Vaticano, nonostante gli episodi delle ultime settimane. Letta riporta il sereno

di Lilly Amato
lamato@lacittametropolitana.it

Roma, lunedì 07 settembre 2009 – "I rapporti del governo e miei personali con chi guida con prestigio e autorevolezza la Chiesa cattolica sono eccellenti da sempre e sono stati alimentati da un dialogo continuo e tali continueranno ad essere", così ha risposto Silvio Berlusconi, intervenuto stamattina alla trasmissione Mattino 5, ad una domanda sulle relazioni con la Santa Sede dopo le polemiche legate a Il Giornale contro il direttore de L’Avvenire Dino Boffo, dimessosi la scorsa settimana. "La difesa che il nostro governo ha compiuto di alcuni principi di civiltà che sono alla base della dottrina cattolica, principi come la difesa della vita umana, la difesa della famiglia, sono lì a dimostrare l’eccellenza di rapporti tra il nostro governo e la Chiesa; è un rapporto che consolideremo nei prossimi mesi, anche su questioni molto importanti come il testamento biologico", ha detto il premier.

Berlusconi ha inoltre smentito l’ipotesi di un imminente incontro con il segretario di Stato Vaticano, Tarcisio Bertone: "Non è in agenda, ma non ne vedo la necessità, sono inventati tutti gli incontri che avrei chiesto al cardinale Bertone, al Sommo Pontefice. Non ho chiesto nulla perché non c’era nulla da chiedere e c’è il nostro sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, che continuamente, direi quotidianamente, è in rapporto con le alte gerarchie ecclesiastiche". Ieri a Viterbo, Letta ha avuto un incontro con Papa Benedetto XVI e ha parlato di rapporti saldi tra Italia e Santa Sede e di clima sereno. Berlusconi ha poi aggiunto: "Il 15 settembre consegnerò personalmente le prime villette e i primi appartamenti ai cittadini, in Abruzzo.

E’ un miracolo assoluto internazionale ed epocale". Ha affermato: "Sono orgoglioso di questi primi 14 mesi di governo, di cui è già stato dato un bilancio dagli elettori con i loro voti". Facendo riferimento ad alcuni sondaggi, ha detto: "Veleggiamo verso il 70% dei consensi". A Maurizio Belpietro che ha chiesto le ragioni del consenso di cui gode ha risposto: "La maggior parte degli italiani vorrebbe essere come me e condivide i miei comportamenti. Gli italiani sanno che Silvio Berlusconi non ruba e che li difendo da coloro che vorrebbero trasformare l’Italia in uno Stato di polizia tributaria. Gli italiani non sono stupidi come pensa la sinistra e quindi privilegiano il mio governo". E in merito alle proteste per le sue azioni giudiziarie contro La Repubblica e L’Unità ha detto: "Una barzelletta di questa minoranza comunista e cattocomunista che detiene la proprietà del 90% dei giornali".

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