La Perdonanza, che concede l’indulgenza plenaria ogni anno dal lontano 1294, vede un’edizione speciale, coincidente con l’800° anniversario di nascita di san Celestino. Ma il Premier non c’è

di Lilly Amato
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L’Aquila, domenica 30 agosto 2009 – Si è svolta a L’Aquila la 715° Perdonanza Celestiniana, festa religiosa che impartisce la più antica indulgenza plenaria della cristianità, emanata nel 1294 con una bolla di Papa Celestino V, detta la Bolla del Perdono universale. I fedeli, "sinceramente pentiti e confessati", ottengono tale remissione entrando dalla Porta Santa della Basilica di S. Maria di Collemaggio, rimasta intatta durante il disastroso terremoto del 6 aprile e che viene aperta solo per 24 ore tra la sera del 28 e quella del 29 agosto. L’edizione di quest’anno ha celebrato inoltre gli 800 anni della nascita di San Celestino, le cui spoglie sono state recuperate dai Vigili del fuoco il giorno dopo il terremoto, sotto le macerie della volta della Basilica. La processione è stata molto intensa nel ricordo della vicina distruzione provocata dal sisma.

Non sono mancate le proteste verso il governo e le indignazioni per chi ha protestato nel contesto di una festa religiosa. Venerdì scorso, per l’apertura della cerimonia, avrebbero dovuto incontrarsi a cena il segretario di Stato Vaticano, card. Tarcisio Bertone, e il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Quest’ultimo però ha delegato come rappresentante del governo l’onorevole Gianni Letta, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, "per evitare strumentalizzazioni" dopo il caso de Il Giornale di Feltri contro Dino Boffo, direttore de L’avvenire. Il cardinale Bertone si è recato a l’Aquila per rinnovare i sentimenti di vicinanza e affetto del Santo Padre alle popolazioni terremotate, come si legge nella dichiarazione della Sala Stampa Vaticana. Dopo le tensioni Lega-Vaticano sull’immigrazione e gli scontri sul testamento biologico, l’assenza del premier rimane un punto oscuro.

Questa sarebbe stata la prima Perdonanza per un capo del Governo, ma a poche ore dall’inizio del corteo storico, è stato annunciato il cambio di programma del presidente Berlusconi. Durante il corteo, applausi per i rappresentanti della protezione civile, in particolare per il capo Guido Bertolaso, e dei vigili del fuoco, i quali portavano la teca con il corpo di Celestino che sarà tutto l’anno in Peregrinatio per 11 Diocesi dell’Abruzzo e del Molise. In coincidenza del suo ritorno nella chiesa di Collemaggio, inizierà l’Anno Celestiniano. In chiusura, il sindaco Massimo Cialente ha affermato in lacrime: "Questa è una Perdonanza di dolore e speranza insieme e vuole essere nel suo significato più profondo un segnale di vita e di rinascita". Il primo cittadino era commosso dai pianti delle persone presenti, che assistevano con fede al passaggio della Bolla del Perdono.