Il regista spagnolo, autore di Tutto su mia madre, invita il Papa a "fare una passeggiata fuori dal Vaticano per vedere com’è fatta una famiglia"

di Lilly Amato
lamato@lacittametropolitana.it

Roma, giovedì 6 agosto 2009 – In un’intervista al settimanale tedesco Die zeit, si legge la polemica che il regista Pedro Almodovar muove a Benedetto XVI: "E’ assolutamente folle che la Chiesa Cattolica non voglia riconoscere il modo in cui vivono milioni di persone". Prosegue Almodovar: "Il Papa dovrebbe uscire una volta dal Vaticano e andare a vedere come è fatta oggi una famiglia". Alla vigilia della sortita in Germania del suo ultimo film "Los abrazos rotos" (Gli abbracci spezzati), così il regista riapre la questione già da tempo dibattuta sulla concezione cristiana della famiglia: "Il Papa riconosce solo la variante cattolica della famiglia. Da più di venti anni faccio pellicole in cui la famiglia è composta da un gruppo di persone al cui centro c’è una piccola creatura di cui tutti si occupano, amandola e soddisfacendo i suoi bisogni, indipendentemente dal fatto che il gruppo sia formato da genitori separati, travestiti, transessuali o monache malate di aids".

Per l’autore di Donne sull’orlo di una crisi di nervi, la concezione della Chiesa è superata e le famiglie dei suoi film sarebbero più reali di quelle volute dalla Chiesa, perché "vivono non in base a qualche dogma, ma ai compromessi dell’esistenza". Nonostante il Die Zeit abbia dato all’intervista la parvenza del "consiglio" piuttosto che della polemica, non si dimentichi che il Papa ha fatto molto più di "una passeggiata fuori dal Vaticano" e ha visto con i suoi occhi ben più di famiglie cattoliche e non, straziate dalla violenza della guerra e dal peso della fame. Da ultimo, solo tre giorni fa, Benedetto XVI è rimasto addolorato nell’apprendere l’attacco alla città di Gojra in Pakistan, da cui è scaturita l’uccisione di uomini, donne e bambini. E proprio alle famiglie il Santo Padre ha impartito la sua benedizione apostolica come pegno di consolazione e forza nel Signore.

Di certo, la visione cattolica della famiglia non nasce dalla singola persona del Pontefice, che pure la promuove e difende, ma la sua prima traccia è nell’antico libro della Genesi, in cui è narrata la creazione dell’uomo e della donna e che per molti è solo un racconto. Eppure da questo racconto si coglie già la dignità dei coniugi uomo e donna, la loro complementarietà ed il loro essere immagine di Dio, insieme. L’armonia, l’equilibrio sessuale caratterizza la coppia e la fecondità è una vocazione sociale, in quanto essa è chiamata a "riempire la terra". Col Nuovo Testamento, afferma la Commissione Teologica Internazionale nel ’78, il matrimonio "assume una dignità maggiore perché è la rappresentazione del mistero che unisce Cristo Gesù e la Chiesa". Ciò che la famiglia cristiana rappresenta può essere purtroppo percepito e compreso solo da chi ha valori cristiani, essendo invece nulla più che un anacronismo per chi quei valori non li ha.

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