Roma, lunedì 26 febbraio 2018 – «Non aggiungiamo al gelo anche l’indifferenza, che è il primo nemico di chi vive per strada: invitiamo tutti a prestare attenzione a coloro a cui passiamo accanto ogni giorno, nelle vie delle nostre città, senza fermarci». È l’appello lanciato dal presidente della Comunità di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo, che ha richiamato l’attenzione su chi in questi giorni dorme in alloggi di fortuna, senza riscaldamento, o all’aperto.

Sant’Egidio ha lanciato una raccolta straordinaria di coperte, cappelli di lana, sacchi a pelo ed altri generi di conforto per affrontare il gelo. E ha chiesto alle istituzioni di aprire ripari notturni. Sono già molte le iniziative messe in campo in tutta Italia dalla Caritas, dalla Croce Rossa e dai Comuni.

Contro l’indifferenza, in occasione dei suoi 50 anni, la Comunità di Sant’Egidio ha scelto di collocare, davanti all’entrata della propria sede, in piazza Sant’Egidio a Roma, la scultura “Homeless Jesus” (nella foto in alto). Per non dimenticare i tanti che hanno bisogno di un amico che li aiuti nel momento del bisogno. Come i senza dimora, particolarmente a rischio in questo fine febbraio, soprattutto di notte. «La strada – spiega Impagliazzo – non è una condanna: lo è la solitudine. E anche l’emergenza di un freddo che si preannuncia eccezionale può essere risolta offrendo un po’ del proprio tempo e, soprattutto della propria umanità»

A Roma, chi intende aderire alla raccolta straordinaria può portare beni ogni giorno, dalle 19 alle 20, in via Dandolo 10. Saranno distribuiti durante le cene itineranti, che la Comunità svolge durante tutto l’anno portando bevande e pasti caldi, e che in questi giorni verranno moltiplicate. Verrà anche ampliata l’accoglienza notturna nella chiesa di San Callisto, a Trastevere, riaperta a chi ne ha bisogno all’inizio dell’inverno. Inoltre, chiunque lo desideri può dare una mano alla Comunità offrendosi, come volontario, per conoscere e aiutare i senza dimora.

«Ma accanto a questa mobilitazione della società civile – osserva Impagliazzo – è necessario che si diano da fare anche le istituzioni, aprendo con urgenza nuovi ripari notturni. Occorre allargare la rete di protezione sociale per i più fragili, ancora troppo debole nelle nostre città, in modo da evitare nuovi drammi, non solo del freddo, ma dell’esclusione».

Lancia oggi un appello anche la Caritas di Rimini, che chiede abiti invernali, coperte e offerte. Tutto va portato alla sede della Caritas in via Madonna della Scala 7.

La Croce Rossa di Roma è operativa in queste ore nella città e in provincia. Si mobilitano anche i Comuni. A Napoli le stazioni metro Museo e Vanvitelli sono aperte anche di notte. A Roma il Comune ha annunciato quattrocento posti in più per i senza dimora. A Bologna, il piano del Comune prevede operatori in strada per portare aiuto dalle 5.30 alle 9.30. A Firenze trenta posti letto in più nelle strutture d’accoglienza.

Di Stefania Basile

Sono nata nel 1977 all'estremità meridionale della Calabria tirrenica, nella città di Palmi, che si affaccia sullo stretto di Messina e sulle splendide isole Eolie. Amo le mie origini e Roma, la città dove vivo per motivi professionali. Come diceva la grande Mia Martini: «il carattere dei calabresi a me piace moltissimo. Possiamo sembrare testardi, un po' duri, troppo decisi. In realtà siamo delle rocce, abbiamo una grande voglia di lavorare e di vivere. Io non sono di origine, io sono proprio calabrese!».

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