Frascati, lunedì 2 luglio 2012 – Nel Consiglio Comunale dello scorso 28 giugno la Maggioranza, guidata dal Sindaco Stefano Di Tommaso, ha ridotto l’aliquota sulla prima casa al minimo stabilito per legge, portandola al 2 per mille, il valore più basso d’Italia. Si tratta di un fatto importantissimo che va incontro nel concreto alle necessità delle famiglie di Frascati, oltre 5000, in un momento di grande difficoltà economica del Paese.
L’IMU, rispetto alla vecchia ICI, risulta più onerosa sia per l’incremento delle rendite catastali stabilito dal D.L. 201/2011 che per il fatto che deve, direttamente e indirettamente, compensare la manovra di bilancio dello Stato. In questo senso il Comune finisce per diventare mero esecutore delle scelte del Governo e del Parlamento.
«Altro fatto importante, per l’anno 2012 restano invariate le tariffe di mense scolastiche, trasporti, asili nido, parcheggi, e gli altri servizi a domanda individuale – dichiara il Sindaco Stefano Di Tommaso -, confermando nonostante i tagli nazionali, la spesa sociale del Comune di Frascati, che è con orgoglio tra le più alte in Italia, in favore di anziani, disabili, minori e persone in difficoltà. Riguardo l’addizionale IRPEF se la stessa è aumentata come gettito complessivo, deve precisarsi che è stata rimodulata con fasce progressive in ragione del reddito, per cui le aliquote maggiori vengono applicate solo ai redditi più elevati. Per la prima volta a Frascati, l’Amministrazione Comunale ha voluto introdurre una fascia di esenzione per cui tutti coloro che hanno un reddito inferiore ad € 12.000, i quali non pagheranno più l’addizionale IRPEF contrariamente a quanto fatto fino allo scorso anno».
«Anche dopo le modifiche apportate, l’addizionale IRPEF del Comune di Frascati resta una delle più basse del territorio dei Castelli – dichiara l’Assessore al Bilancio Roberto Mastrosanti -. L’incremento della TARSU sarà solo del 3,3%, corrispondente al dato di inflazione nell’ultimo anno. I cittadini di Frascati, come tutti gli italiani, sono chiamati a dare un contributo per il risanamento dei conti pubblici in una misura che supera i 5 milioni di Euro (circa il 20% delle entrate correnti) solo considerando i minori trasferimenti ricevuti e i maggiori contributi da corrispondere allo Stato. La nostra volontà è stata quella di salvaguardare i ceti economicamente e socialmente più deboli, non abdicando alle nostre responsabilità di governo. Con il voto del Consiglio Comunale, su iniziativa del centro sinistra, con il quale è stato indicato nel 2 per mille la misura dell’aliquota IMU sulla prima casa, ci siamo assunti un obiettivo molto importante che vedrà l’impegno di tutta la maggioranza che ha fatto questa scelta in favore delle famiglie».