Roma, martedì 22 maggio 2018 – “Eravamo a teatro o di fronte alla tv?”. Questa la domanda che si sente porre a molti spettatori all’uscita da “Una serata con Will & Grace”, lo spettacolo ideato e diretto da Claudio Insegno, in scena dal 10 al 20 maggio al Teatro Marconi di Roma. La pièce, che ha raggiunto ormai l’ottavo anno di rappresentazioni, trae libera ispirazione dalla sit-com statunitense “Will & Grace” (8 stagioni, in onda dal 1998 al 2006). I riferimenti e gli omaggi si susseguono in due ore di spettacolo che ripercorrono le vicende dei protagonisti della serie.
La sigla di Jonathan Wolff accompagna l’apertura del sipario (che avviene solo dopo l’esecuzione dell’inno di Mameli: “una tradizione del teatro”, spiega prima dello spettacolo il direttore artistico Felice Della Corte) e ci trasporta nell’appartamento di Will Truman (Marco Stabile), in una New York contemporanea per licenza di regia. Nel salotto dello scapolo avvocato gay si alternano, in un valzer di comicità, la designer e amica di una vita Grace Adler (Sara Greco), l’irriverente amico gay Jack (Matteo Bocciarelli), la cinica milionaria Karen (Teresa Battaglia), la cameriera venezuelana Rosario (Pamela Losacco) e la coppia di fatto composta dai giovani Larry e Joe (Tony D’Elia e Sebastian Gimelli Morosini). Sul palco, in un cameo d’eccezione, anche il regista Claudio Insegno nei panni di Mr. Stein, il folle datore di lavoro di Grace.
Lo spettacolo si presenta come un sunto delle otto stagioni trasmesse dalla NBC (da Italia1 in Italia). Will, alla ricerca di un equilibrio e di una stabilità sentimentale, si troverà sommerso, senza soluzione di continuità, dall’esuberanza dei suoi amici. Il suo appartamento finirà per assomigliare più ad un porto che ad un elegante loft newyorchese. La sua festa di compleanno, il trasloco di Jack, i problemi di cuore di Grace e l’imminente matrimonio di Larry e Joe sono solo alcune delle situazioni che metteranno alla prova tutta la pazienza di un Will sempre pronto, però, a mettersi in gioco e a dare un aiuto. “La serie mi ha fatto ridere per anni – ci confessa Marco Stabile – ma la cosa che mi ha sempre affascinato sono i tempi comici perfetti degli attori che vi recitano”. E prosegue: “Ho cercato di essere vicino a Will con il corpo, i piani d’ascolto sono il terreno dove ho trovato maggior ispirazione: è esilarante come Will ascolta le follie dei suoi compagni”. Un tripudio di gag, doppi sensi e sketch musicali, in uno show che – pur omaggiando – non perde mai la sua originalità.
Andrea De Luca