Roma, sabato 22 ottobre 2016 – Nell’ultima giornata della festa del cinema di Roma, al Mazda Lounge Village nell’Auditorium Parco della Musica, l’associazione “L’Università cerca lavoro” (Ucl), che da anni crea eventi per far emergere il tema della diversità e raccontarla attraverso il cinema, ha organizzato la “Giornata della critica sociale” all’interno dell’undicesima edizione della rassegna romana.

Carlo Brancaleoni e Metis Di Meo
Carlo Brancaleoni e Metis Di Meo

Tre le opere cinematografiche presentate al pubblico alla presenza dei rispettivi registi e cast, prese come punto di partenza per il confronto sui temi dell’integrazione ed inclusione sociale: “Sole, cuore e amore” di Daniele Vicari, “I nostri Passi” di Mirko Pincelli, “Ho Amici in Paradiso” di Fabrizio Maria Cortese.

Il dibattito, moderato dalla conduttrice televisiva Metis Di Meo, ha avuto inizio con l’intervento del direttore del festival Antonio Monda (nella foto in alto a sinistra insieme ai registi e alla conduttrice) che ha ringraziato l’organizzazione per l’evento, definendo questa giornata “un incontro di sostanza, una Festa per celebrare dei valori, attraverso la scelta di film spensierati, divertenti, ma anche riflessivi”.

i registi Vicari, Picelli, Cortese e l'attrice Daniela Cotogni
I registi Vicari, Picelli, Cortese e l’attrice Daniela Cotogni

Presenti in sala i critici cinematografici Paola Dei, Catello Masullo, Massimo Nardin e Franco Mariotti, il produttore Luigi De Filippis, Carlo Brancaleoni (Produzione prime e seconde di Rai Cinema), Cecilia Valmarana (Vice Direttore di Rai Movie), Fulvio Firrito (Produzione cinematografica e documentaristica Rai Cinema), Elisabetta Scala del Movimento italiano genitori (Moige), gli attori Eva Grieco, Ester Vinci, Mirko Di Marco e Daniela Cotogni.  Per il terzo settore erano presenti: Paola Tassone, direttore ed ideatrice della giornata della critica sociale-Sorriso diverso e vice-presidente Ucl, Elisabetta Scala (Moige), Vittorio Corsini dell’Ens (Ente nazionale sordi), Don Pino dell’Opera Don Guanella.

L'attrice Eva Grieco
L’attrice Eva Grieco

Il focus dell’incontro: gli affetti e la concezione della famiglia e di come essa sia il fulcro di democrazia e valori; attraverso le testimonianze dirette dei tre registi: Daniele Vicari, Mirco Pincelli e Fabrizio Maria Cortese, si parte con una discussione presa a 360°.

Dopo la visione di un estratto di “Sole, cuore, amore” di Daniele Vicari, il regista ha raccontato come è nato il suo film, affermando di aver creato una pellicola basata su una sorellanza non di sangue ma tra due amiche che hanno scelto di vivere una vita totalmente opposta: Eli, sposata, quattro figli, il marito è disoccupato, sente un’enorme peso su di lei, soprattutto dal punto di vita economico e lavorativo; Vale, invece ha sposato l’arte, la danza per soddisfare la propria vita.

Paola Tassone e Metis Di Meo
Paola Tassone e Metis Di Meo

Entrambi i personaggi, nonostante la diversità delle loro scelte riescono a riconoscersi e ad avere un rapporto di sorellanza che cambia anche la natura dei loro rapporti sociali. Il punto forte di questo film è la concezione della famiglia ampia: non dove si procrea ma dove si ama. Il regista si lascia andare ad una confessione intima affermando che il film nasce da un vissuto personale che riguarda la sorella e una donna Paola Clemente, una bracciante pugliese morta sul lavoro durante la lavorazione del suo film e dalla quale ha tratto ispirazione. È un omaggio all’energia psicofisica delle donne, le quali riescono a supplire l’assenza di uno Stato e a tenere in piedi un paese.

Eva Grieco, la co-protagonista del film, racconta di aver scelto la stessa strada del suo personaggio, affermando che la famiglia si può scegliere. Film, questo, che parla anche di ribellione: le donne spesso sono incapaci di ribellarsi.

Il dibattito è animato anche da Paola Dei che si complimenta con il regista per la sua osservazione del femminile, considerando che per secoli le donne hanno lottato e lottano ancora oggi per la parità. Breve presentazione del suo libro “Lo specchio dipinto” nel quale si parla della famiglia di Ettore Scola.

Vittorio Corsini, Ester Vinci e Mirco Di Marco
Vittorio Corsini, Ester Vinci e Mirko Di Marco

Si continua con la visione del trailer del film “I nostri passi” di Mirco Pincelli, una storia d’amore, di collisione di tre mondi diversi. Una coppia che deve superare una grande perdita, la morte di un figlio; il nuovo incontro di un ragazzo cresciuto in un quartiere difficile di Londra che diventa per i due un “figlio ritrovato”. Benché sia un film sul dolore, parla di una seconda possibilità, parla di una ri-nascita, parla di famiglia che è ovunque se percepita. Il regista descrive una famiglia con pregi e difetti di padre/madre, la sofferenza che scava l’anima, la capacità di lasciarsi delle porte aperte, il reagire in modo diverso sebbene in realtà non ci sono regole o limiti o schemi per poter superare il dolore.

Si passa poi alla visione di un estratto di “Ho amici in paradiso” di Fabrizio Maria Cortese, un film che noi non lo definiamo sulle “disabilità” ma sulle “abilità”, sfatando il concetto di “perfetto” ma di “corretto equilibrio con il mondo e con gli altri”, unito ad un grande senso di amicizia. La forza del film è il racconto leggero e non pietistico di un commercialista che dovrà entrare in contatto con le disabilità mentali e fisiche, trattando il tema con grande originalità evidenziandone soprattutto la ricchezza della diversità dei personaggi, infatti era presente, alla giornata, anche Daniela Cotogni attrice del film ma anche frequentatrice del Don Guanella. La Cotogni ha affermato che girare “Ho amici in paradiso” per lei significa avere amici in paradiso.

Definita una commedia “dolce-amara”, tratta il cambiamento di un uomo, grazie all’impatto che ha con la comunità del Don Guanella. Il regista racconta le fasi della creazione del film, la scelta dei personaggi e di come il cast professionista abbia legato con il cast dei ragazzi della comunità ed ancora oggi continuano ad andare a trovarli periodicamente al centro riabilitativo.

Franco Mariotti si complimenta con il regista per l’importanza delle tematiche affrontate, secondo lui, poco discusse nel cinema italiano degli ultimi tempi affermando che è fondamentale realizzare commedie che educhino.

Carlo Brancaleoni afferma di sposare prodotti che affrontano con creatività tematiche sociali, e che le esperienze quotidiane, anche le più semplici, sono importanti per educare e far riflettere. Infatti Rai Cinema, aggiunge, sostenendo tale creatività offre un servizio attento, utile e che sensibilizzi.

La visione dello spot dedicato alla “Campagna di sensibilizzazione sociale” sviluppata dall’Associazione Ucl con l’Ente nazionale sordi (Ens) si ha un ulteriore momento di sensibilizzazione, rivolto alla promozione dell’inserimento dei sottotitoli nei film al cinema. Presenti gli attori protagonisti Ester Vinci e Mirko Di Marco e la Co-sceneggiatrice Anna Seviroli che insieme a Vittorio Corsini, Presidente sezione Di Roma ENS hanno ribadito l’importanza dei sottotitoli per rendere il cinema fruibile a tutti.

tulipani-di-seta-neraProprio su un linguaggio fruibile a tutti e per tutti e come il cinema ne può essere portatore sano, delinea le conclusioni della giornata Paola Tassone, che non solo ha voluto fortemente la Campagna di sensibilizzazione sociale con ENS creandone il soggetto dello spot, ma ritiene indispensabile che nei grandi momenti di cinema e arte quale la Festa del Cinema di Roma ci siano incontri tra chi fa cinema e chi si occupa di sociale. Il cinema combina linguaggi e immagini fortemente eterogenei diventandone senz’altro un grande momento di riflessione. Oggi questa considerevole partecipazione ed interesse, aggiunge la Tassone, per la giornata “è un segnale importante, questo non è la fine di un percorso ma l’inizio di innumerevoli attività volte ad occuparsi della valorizzazione delle diversità anche se con leggerezza mai con superficialità” ed insieme a Serena Gray che si occupa delle sezione #SocailClip, lanciano la prossima grande iniziativa dell’Università Cerca: il Festival Tulipani di Seta Nera, che si celebrerà in tre intense giornate ad aprile. Infine si informa che è già possibile iscriversi al concorso di cortometraggi sociali su www.tulipandisetanera.it

Questa iniziativa è un’attività del progetto di comunicazione sociale “Tulkipani di seta nera”, promosso dal 2007 dall’Associazione studentesca “L’Università cerca lavoro” (Ucl) con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività culturali e Turismo, del Ministero del lavoro e politiche sociali, l’Inail, l’Anmil onlus, Ens, Regione Lazio, Comune di Roma Capitale e con il supporto di Rai Cinema Channel e  Mazda per la location.

Per maggiori info: segreteria.tns@gmail.com, info@tulipanidisetanera.it

Di Stefania Basile

Sono nata nel 1977 all'estremità meridionale della Calabria tirrenica, nella città di Palmi, che si affaccia sullo stretto di Messina e sulle splendide isole Eolie. Amo le mie origini e Roma, la città dove vivo per motivi professionali. Come diceva la grande Mia Martini: «il carattere dei calabresi a me piace moltissimo. Possiamo sembrare testardi, un po' duri, troppo decisi. In realtà siamo delle rocce, abbiamo una grande voglia di lavorare e di vivere. Io non sono di origine, io sono proprio calabrese!».