La settimana bianca resta la meta più ambita degli italiani. La crisi mostra segni di ripresa grazie alle forti nevicate che hanno imbiancato le piste, registrando anche il tutto esaurito
di Barbara Santamato
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Roma, venerdì 16 gennaio 2009 – La settimana bianca non se la nega nessuno. Dati più che rilevanti dimostrano come la crisi economica non abbia del tutto investito quel settore sottotono che sembrava essere il turismo. Così il turismo invernale tiene, regge il confronto, e lo supera, con le mete delle capitali europee, culle di città d’arte, da sempre ricche attrattive per i turisti. La fine del 2008 e l’ inizio del 2009 sono stati caratterizzati da un incremento di presenze rispetto al 2007 per il settore neve, ognuno ha investito tempo e denaro per raggiungere le vette più alte in formula week-end o in “formula” settimana bianca.
Le località montane e sciistiche hanno visto circa 5,3 milioni di italiani , di cui quasi 2,2 milioni in settimana bianca (il 94% in Italia ed il 6% all’Estero). I dati elaborati dalla Federalberghi-Confturismo dimostrano come questo settore abbia ottime capacità di ripresa: pacchetti turistici vantaggiosi, voli low cost (a fine dicembre dalla Gran Bretagna a Torino), pacchetti promozionali abbinati a percorsi enogastronomici, come quelli scelti dal Piemonte, regione che risulta, dopo il Trentino, una delle mete più gettonate e dove gli arrivi ne evidenziano un aumento del 15%. Garantito è stato il boom delle prenotazioni on line, che ha agevolato i clienti in modo da poter soddisfare i loro bisogni con la soluzione ad essi più consona.
Il turismo bianco è stato favorito dalle abbondanti nevicate riservate agli amanti dello sci, primi tra tutti gli Italiani “ricchi” che non hanno badato a spese, di fronte alla prospettiva di poter sciare con la neve fresca. Sembrava che la formula turismo-economia stesse esaurendo le risorse, proprio per il calo verificatosi nelle città d’arte, scavalcate dal mercato estero e dalle mete esotiche. Si tratta di un momento di respiro per il Belpaese, considerando che la stagione invernale non è finita e che la neve continua.