La Juve a fatica tiene il ritmo di Roma e Napoli. Vince 3-2 sul Milan ma non dà prova di grande calcio e con un uomo in più prende un gol al 90’ e rischia su calcio d’angolo a tempo ormai scaduto. Per l’ennesima volta il reparto meno in forma è la difesa, che dopo soli 28 secondi di gioco incassa un gol. La solita disattenzione di massa di centrocampo e reparto difensivo, o come direbbe Conte, il solito episodio sfortunato, con Muntari che corregge in rete un tiro sbilenco di Nocerino. Il merito della squadra di Conte è di aver preso subito l’iniziativa e con la rabbia del leone ferito in 14 minuti confezione quattro tiri  verso Abbiati e raggiunge il pareggio su punizione di Pirlo. Poi si addormenta di nuovo e addormenta il gioco, impedendo al Milan di essere davvero pericoloso, ma più per demerito della squadra di Allegri che per merito della Juventus. I rossoneri non hanno attaccanti. Si presentano con il solo Matri in avanti, privi come sono di Pazzini, El Shaarawy e Balotelli (fuori per squalifica). Il Milan occupa tutte le zone del campo, è sfrontato nel lasciare uno contro uno gli attaccanti bianconeri e ha in Montolivo l’ispiratore continuo della manovra. La Juve invece subisce il gioco, è sempre in ritardo sui palloni a centrocampo e un po’ troppo supponente quando deve ripartire dalla difesa. Troppe palle perse o lasciate agli avversari. E troppo nervosismo tra Bonucci, Pirlo e Buffon, che ieri a subito altre due reti.

Insomma fino al 22’ del 2° T Juventus – Milan rimane una buona partita, senza veri sussulti e con gli ospiti più intenzionati a voler fare gioco. È Buffon a salvare il risultato su Robinho sull’1-1. Tutto cambia quando entra Giovinco, preferito a Llorente, che alla prima palla giocabile porta in vantaggio i padroni di casa. Il Milan, che aveva speso molto nella prima frazione, complice anche un campo pesante e la pioggia fitta, nella ripresa resiste poco più di un quarto d’ora. Entra Pogba che aggiusta la fascia destra, in precedenza presidiata da Padoin, e pochi minuti dopo anche la Formica Atomica, che segna il primo gol pesante della stagione. Cinque minuti più tardi arriva la terza rete bianconera. Punizione di Pirlo che si infrange sulla traversa e Chiellini al volo dal limite dell’area aggiusta in porta. Poi torna il black out. La Vecchia Signora smette i panni corsari, che ha indossato per la verità solo una ventina di minuti in tutto fa muro a centrocampo, ma senza troppa convinzione. E al 90’ arriva la rete di Muntari. Doppietta per lui. La Juventus chiude in terza posizione questa prima striscia di sette gare con 14 reti fatte e 6 subite. È a due punti dalla roma capolista ma appare a molta distanza se si valuta il gioco e i numeri. Adesso c’è il riposo per la Nazionale e poi si riprende con un’altra sfida scudetto con la Fiorentina.

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