Roma, sabato 1 novembre 2014 – Una vittoria per tornare in vetta. Ad Empoli nell’anticipo di sabato alle 18, dopo che la Roma è crollata sotto i colpi perfetti del Napoli, la Juventus non fallisce l’occasione e si porta a casa i tre punti. Segnano nella ripresa Pirlo su punizione e Morata su azione, dopo che in altre occasioni Giovinco, Vidal, Tevez, Marchisio avevano provato a mettere in difficoltà la squadra allenata da Maurizio Sarri. Tre punti importanti per Massimiliano Allegri, che scacciano i venti di crisi dopo la sconfitta rimediata ma non meritata a Genoa, arrivata solo a tempo scaduto. La partita di Empoli però non è stata facile per la Vecchia Signora. Il tecnico ha fatto riposare Lichtsteiner e Pogba, sempre presenti dall’inizio del torneo, e messo in campo un centrocampo folto e ben schierato attorno a Pirlo, sempre più vicino alla condizione ottimale dello scorso campionato. Vidal e Marchisio, alternati nei ruoli, hanno ben presidiato il centrocampo. In avanti Giovinco e Morata hanno fatto riposare Tevez e Llorente. In difesa, causa gli infortuni, difesa obbligata con Ogbonna, Chiellini e Bonucci. L’Empoli così come aveva fatto contro la Roma e il Napoli ha impostato una partita di puro sacrificio con pressing, corsa e raddoppi sui portatori di palla. I primi venti minuti sono stati un piccolo capolavoro da parte dell’Empoli. Tutta la squadra ha aggredito subito gli ospiti più blasonati, mettendoli in difficoltà a centrocampo e in difesa. La squadra di Allegri in principio è parsa sbandare, senza riuscire a fare possesso palla e il solito fraseggio tra le linee con la circolazione della sfera da un lato all’altro del campo. Ne è nata così una partita poco piacevole, rude e sprecona, con passaggi sbagliati, fretta e ansia da entrambe le parti e palle scaraventate in tribuna senza pretese estetiche. La Juventus ha accettato la sfida e ha fatto le stesse contromosse. Pressing sul portatore di palla. Corsa e contrasto fisico. Ma intorno alla metà del primo tempo i padroni di casa hanno abbassato il ritmo forsennato con il quale avevano iniziato a giocare. Questo ha permesso alla Juventus di avanzare il baricentro della squadra e incominciare a mettere in difficoltà l’Empoli, brava e fortunata a contenere gli impeti bianconeri e a chiudere la prima frazione in pareggio.

Nella seconda la squadra di casa ha provato di nuovo ad aggredire i bianconeri, ma con minore veemenza e vigoria fisica e senza peraltro prendere di sorpresa gli uomini di Allegri. Conservando con più tranquillità il pallone tra i piedi, giocando con Buffon e cercando di non buttare via la palla con ansia – come avvenuto nei primi venti minuti di match -, la Juventus ha neutralizzato la foga avversaria e creato gioco e geometrie. Ma il capolavoro è arrivato da Pirlo che su punizione dal limite ha rispolverato uno dei suoi colpi migliori. 1-0 e palla al centro. La reazione dell’Empoli è stata immediata e ha portato a una grande conclusione in area, che Buffon ha parato da campione. La sua presenza tra i pali quest’anno ha salvato in diverse occasioni il risultato. Con l’ingresso in campo di Tevez al posto di Giovinco, Allegri ha dimostrato chiaramente che il vantaggio minimo non gli bastava e che voleva dare maggior peso all’attacco per chiudere la gara e portare via tre punti preziosi. Da un rapido capovolgimento di fronte, innescato dalle punte, è nato l’assist di Tevez per Morata, che ha coronato con il gol del raddoppio una bella prestazione individuale. Da parte dell’Empoli ci sono poche recriminazioni da fare. La Juventus è troppo forte per lei e nonostante la bella prova messa in campo non ha potuto opporre resistenza ai colpi dei bianconeri. Allegri da parte sua ha fatto riposare pedine importanti per la prossima e difficile gara di Champions contro l’Olympiakos e ha invertito con una buona gara il trend negativo. Ancora una volta determinante è stato Buffon, che con due grandi interventi ha impedito alla squadra di subire reti.

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