Roma, giovedì 26 novembre 2015 – Novembre d’oro per la Juventus che con la partita di ieri in casa contro il Manchester City, vinta per 1-0 grazia alla bella rete di Mandzukic, mette in carniere la quarta vittoria consecutiva. La sesta del Campionato italiano (8° nel ranking Uefa) ha battuto la terza in classifica nella Premier League (16° nel ranking Uefa), e questo vorrà pur dire qualcosa. Forse che la Signora è tornata e che Allegri sta trovando il bandolo della matassa, nonostante l’infermeria continui ad essere piena di giocatori importanti. Nel girone la Juventus ha superato gli inglesi e con 11 punti accede agli ottavi con un turno d’anticipo. L’obiettivo dichiarato alla vigilia era vincere e tornare primi, per avere un minimo vantaggio quando ci sarà il sorteggio. Così è stato e Allegri si è preso gli elogi di Marotta e quindi della società. Senza gli acciaccati Hernanes e Pereyra, il tecnico livornese ha dovuto archiviare il modulo con il trequartista e la difesa a quattro, schierando in campo il solito e ben rodato 3-5-2, che si è avvalso di due pedine fondamentali sulle fasce: Alex Sandro e Lichsteiner. Dal brasiliano, che il popolo juventino sta scoprendo partita dopo partita, sono arrivate le azioni più pericolose, compreso il cross perfetto per Mandzukic, che al 19’ in area si è liberato del marcatore e ha segnato ad Hart, così come aveva fatto all’andata. E sempre Mandzukic ha impegnato seriamente il portierone inglese, sfruttando un altro bel cross di Lichsteiner dalla fascia opposta. La sua girata al volo è stata neutralizzata da una parata fantastica. A parte il primo quarto d’ora, dove il Manchester City ha fatto possesso palla e occupato bene il campo, mettendo in difficoltà la Signora in bianconero, dal 20’ in poi si è vista una partita aperta, con ampi spazi a disposizione che la squadra di Allegri ha sfruttato con i centrocampisti e con gli attaccanti.

Non sono mancati momenti di distrazione, arrivati non soltanto dai più giovani: Marchisio ad esempio con un retro passaggio azzardato ha messo a tu per tu Aguero con Buffon, per fortuna la posizione defilata dell’attaccante argentino e la bravura dell’estremo difensore bianconero hanno impedito che l’errore fosse determinante. La difesa ha retto bene e ha murato tutto quello che bisognava murare. Un contributo è arrivato anche dalla scarsa precisione di alcuni giocatori ospiti, che da buona posizione non sono riusciti a centrare la porta juventina. Anche la Signora però ha avuto le sue buone occasioni per mettere in salvo il risultato. A conti fatti l’1-0 va stretto proprio ai bianconeri. Un palo colto da Morata con l’ausilio di Sturaro, le azioni di Dybala, Cuadrado, entrato nella ripresa, e Lichsteiner, che a momenti finisce in porta con tutto il pallone, hanno impegnato Hart con più frequenza di quanto non sia riuscito a fare il Manchester City. Bisogna dire che le scelte di Allegri sono state tutte azzeccate, anche se in fondo un po’ dettate dalle contingenze dell’infermeria. La scelta di schierare Mandzukic fin dall’inizio, insieme a Dybala (e come togliere il beniamino dei tifosi davanti al pubblico di casa?), e di lasciare in panca Morata è stata di Allegri. Il croato non aveva fatto bene nelle ultime uscite. Eppure Allegri è stato ripagato da una buona prestazione e dal gol partita. Anche la scelta di Alex Sandro sulla sinistra è stata in parte dettata dal piccolo infortunio occorso a Evra ma adesso, dopo le due gare disputate dal brasiliano contro il Milan e contro il Manchester, sarà difficile lasciarlo fuori.

Tutta azzeccata e tutta di Max Allegri invece la scelta di schierare titolare Lichsteiner e di lasciare riposare Cuadrado. Lo svizzero è tornato a grandi livelli dopo il lungo stop e sulla fascia è stato determinante e a tratti devastante, merito anche del gioco meno chiuso del Manchester. Quando però nella ripresa il colombiano è entrato ha rischiato subito di andare in gol, segno che il ragazzo c’è e che dovrà spartirsi la corsia con il compagno di squadra. In questi casi, come si dice, la competizione aumenta gli stimoli e spinge a fare sempre meglio. Bene hanno fatto Marchisio, Sturaro e Pogba, anche se da loro ci sono stati nel corso della gara dei cali di concentrazione che si sono trasformati in palle perse con annesse ripartenze regalate agli avversari. Fortunatamente la difesa non si è distratta mai e ha sempre rimediato con chiusure efficaci e determinanti, come quella di Lichtsteiner su Sterling. Il lavoro insomma in Europa è stato fatto. Adesso si aspetta che i miglioramenti possano arrivare anche in campionato.

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