Roma, lunedì 16 dicembre 2013 – Tevez mata il Sassuolo. Con la prima tripletta in Serie A, l’argentino regala tre punti d’oro alla Vecchia Signora, che passa sopra la squadra di Di Francesco con un ampio 4-0. L’altra rete è di Peluso, schierato da Conte sulla sinistra. Asamoah rileva Marchisio e torna al suo vecchio ruolo di centrocampista. Contro questa Juve ancora adirata per l’uscita (meritata) dalla Champions c’è stato poco da fare per il Sassuolo, entrato in campo forse un po’ troppo spavaldo. Poco guardingo e con tanti ex juventini o futuri juventini. Tra tutti ha spiccato per personalità, doti e lucidità Marrone, da quest’anno mandato a cercare gloria in altri campi, visto che a Torino era chiuso da un certo Paul Pogba, che in certi momenti è sembrato togliere spazio anche a Marchisio. Dunque la Juventus si proietta a 43 punti facendo il vuoto dietro di sé. Il pareggio della Roma a San Siro è un toccasana per la squadra di Conte che allunga a +5 dalla diretta inseguitrice. Se vince anche a Bergamo con l’Atalanta potrà affrontare lo scontro diretto contro la formazione di Garcia con tranquillità. Buffon intanto prosegue la sua personale corsa contro il record di imbattibilità. Per il momento siamo a 8 gare consecutive a reti inviolate, per un totale di 740 minuti circa senza subire reti.

Per il Sassuolo di Di Francesco, che era riuscito a pareggiare sia a Napoli che a Roma, contro la seconda e la terza forza di Campionato, tutto è stato molto più difficile. L’agonismo e i muscoli messi in campo dalla Juventus hanno chiuso la partita in meno di mezzora. Tevez al 14’ e Peluso al 28’, il primo su bella azione avviata con intelligenza da Llorente (poco efficace questa volta nell’arco dei 90’) e chiusa sotto porta dall’argentino, il secondo con stacco imperioso di testa su corner, di fatto hanno frantumato subito le speranze degli ospiti. Al 45’ poi il solito Tevez, che ci mette sempre tanta grinta e rabbia, ma alle volte poca lucidità in zona gol, sfrutta un clamoroso errore difensivo e aggira il portiere per il 3-0. La ripresa è caratterizzata dalla voglia dell’undici di Di Francesco di segnare almeno il gol della bandiera. E di interrompere la serie positiva di Buffon. Ma la classe degli uomini di Conte emerge, anche se grinta e concentrazione vengono meno. Servono le urla di Conte, che dirige l’orchestra dalla panchina senza mai smettere di agitarsi e sbuffare, a tenere in ansia i bianconeri. Al 68’ arriva poi la terza rete di Tevez.

Non è stata una partita emozionante nonostante le quattro reti. Il copione è stato rispettato. L’unica curiosità era quella di vedere fino a che punto avrebbe resistito il Sassuolo. Era una questione di minuti. La Juventus ha voluto chiudere subito il match. Finora i bianconeri hanno perso solo contro Fiorentina e Real Madrid. Adesso però arrivano tre gare impegnative. Atalanta, Roma e Cagliari. Qui si vedrà la vera forza della Juventus. Per quanto riguarda il Sassuolo invece, quart’ultimo con soli 14 p, si sapeva che sarebbe stata difficile. Di Francesco sta facendo giocare bene la squadra e non era a Torino contro una Vecchia Signora incattivita che bisognava giocarsi la salvezza. Certo una maggiore attenzione e determinazione in copertura forse gli avrebbero permesso di uscire meno ammaccati al termine dell’incontro. Ma sembrava che i giocatori si fossero arresi già prima di giocarsela.