Roma, lunedì 28 agosto 2017 – La Juventus è più forte anche del Var. La squadra di Allegri vince a Marassi contro il Genoa per 2-4 nell’anticipo di campionato. Giocare alle 18 del sabato porta bene ai Campioni d’Italia, che riescono a ribaltare il doppio svantaggio. A distanza di 7 giorni i bianconeri subiscono un nuovo penalty, decretato dal Var, la rivoluzionaria tecnologia messa in campo dalla Uefa, per aiutare gli arbitri. E così al 7’ del primo tempo la Juventus è già sotto di due reti. La prima era arrivata su autogol di Pjanic, che si era visto arrivare il pallone sul ginocchio, deviato da Chiellini, e aveva beffato Buffon. Al 14’ la Signora però aveva trovato con Dybala il gol che la rimetteva in gioco. Cross quasi dal fondo dello stesso Pjanic con il 10 bianconero che anticipava di destro il compagno Mandzukic e infilava Perin. Il portiere genoano tra l’altro era già stato protagonista di una grande parata su calcio d’angolo, prima che il rigore concesso ai padroni di casa fosse realizzato da Gobilanov. Il merito della Juventus è stato quello di non scomporsi è di cercare di raddrizzare la partita, che si stava indirizzando verso una china pericolosa. L’anno scorso, dopo una gara di Champions, Allegri qui aveva rimediato tre gol in appena mezzora. La partenza dunque di sabato scorso non era delle migliori, anche se la sfortuna aveva giocato la sua parte. Sul primo gol in maniera evidente. Sul secondo anche, perché gli arbitri Var non avevano rilevato che il rigore di Rugani su Gabilanov, sacrosanto, era viziato da un fuorigioco dello stesso attaccante rossoblu, che era in posizione irregolare. L’azione avrebbe dovuta essere fermata prima del contatto in area. Gli arbitri Var hanno visto il contatto in area, ma non la posizione di off-side. Strano e da rivedere quindi il percorso interpretativo in casi come questi.

La Juventus comunque non si è scomposta. Non ha tirato i remi in barca e anzi ha prodotto gioco e tiri in porta. Ha voluto raddrizzare il risultato e ci è riuscita allo scadere, quando il Var ha concesso un rigore anche ai bianconeri, per fallo di mano in area su tiro di Mandzukic. Il croato con buone probabilità avrebbe segnato, perché il pallone è stato calciato in maniera violenta da circa un metro dalla linea di porta. Dybala dal dischetto non ha sbagliato e ha trafitto per la seconda volta Perin. Nel secondo tempo il Genoa ha cercato di macinare gioco e trovare la strada per impensierire la difesa juventina. In parte ci è anche riuscito, soprattutto per la mancanza di una adeguata copertura a centrocampo. Khedira, che nella gara precedente era entrato nella ripresa, è mancato del tutto e il centrocampo bianconero ha avuto una scossa solo quando Allegri ha fatto entrare Matuidi. Non a  caso quattro minuti dopo è arrivato il vantaggio della Juventus con una perla di Cuadrado, pescato in area da Mandzukic. Controllo di petto dribbling a rientrare e palla a giro sul palo lontano. Un gol fenomenale. Nei minuti di recupero è arrivata anche la terza rete di Dybala. Una rasoiata secca e imprevedibile che ha sorpreso Perin sul primo palo. Nell’ultimo quarto d’ora c’è stato anche il tempo di vedere Rodrigo Betancour, il ventenne centrocampista uruguaiano che si è fatto subito notare per la sua spiccata personalità. Con lui in campo si è vista una Juventus più ordinata e capace di bloccare le folate avversarie. C’è da dire che il Genoa aveva calato i ritmi, non pressava più i centrali bianconeri come ad inizio gara e quindi Betancour ha avuto tanti spazi, che lui ha saputo subito far fruttare a suo favore, mettendosi in mostra. Interessanti anche alcune sue giocate.

Allegri ha lasciato a riposo Douglas Costa e Bernardeschi, i colpi milionari del mercato estivo, anche se nel corso della gara ha cambiato pelle alla sua Juventus. Dal 4-2-3-1 è passato ad una sorta di 4-3-3 (qualche commentatore avrebbe anche contato un 3-4-3). Con l’ingresso di Barzagli al posto di Lichsteiner nella parte finale della gara, di sicuro si è tornati al 4-4-2, per coprire la difesa e portare a casa il risultato. Certo è che la squadra deve ancora trovare compattezza, soprattutto tra difesa e centrocampo. Rugani e Chiellini, la nuova coppia di centrali, ha giocato bene. Nonostante il fallo da rigore, il giovane centrale ha talento e gioca bene. Deve solo crescere in personalità. Il migliore acquisto rimane in questo momento Dybala. Determinante nelle prime due gare di campionato.