Per la squadra di Ferrara arriva una nuova pesante doccia gelata. la Juve lotta dal inizio alla fine, ma senza schemi e con poche soluzioni in attacco. Il Bari perfetto in campo merita la vittoria. Blanc conferma la linea oltranzista: si va avanti con Ferrara e esclude il possibile ritorno di Bettega

di Thomas L. Corona
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Roma, sabato 12 dicembre 2009 – Dopo l’umiliante 4-1 interno subito contro il Bayern Monaco martedì scorso e la pesante eliminazione dalla Champions, la Juventus nel giorno del riscatto in Campionato rimedia un’altra brutta figura perdendo 3-1 contro la squadra di Ventura. Assenti Melo, Sissoko e Chiellini, Ferrara schiera fin dal primo minuto a centrocampo Tiago, insieme a Marchisio e Poulsen. In attacco Amauri e Trezeguet, in panchina vanno invece due senatori come Del Piero e Camoranesi. Dietro viene confermato Caceres in continua crescita. Problemi ne ha anche il Bari, specie in difesa, che schiera Diamoutene, Masiello e Stellini. Ma questo è un periodo nero per la Vecchia Signora e soprattutto per Ciro Ferrara e infatti la partita parte subito in salita con il gol del barese Maggiorini al 7’, che decide dalle prime battute l’andamento della partita. Padroni di casa che contengono ordinati le folate della Juventus per ripartire in contropiede e mettere in difficoltà una difesa che nelle ultime due gare ha incassato 7 reti (19 dall’inizio del campionato).

La differenza di gioco tra i due allenatori a tratti è quasi esasperante. Mentre i giocatori di Ventura sprecano meno palloni possibile, anche quando sono pressati alti dalle punte e dai trequartisti, gli uomini di Ferrara non riescono a contenere le ripartenze dei biancorossi, che si difendono in 10 ma spesso capovolgono il gioco accompagnando e sostenendo compatti il reparto offensivo. Così al 22’ il Bari potrebbe addirittura raddoppiare e chiudere la partita. Invece sono i bianconeri che 1’ dopo trovano il gol con Trezeguet, che raccoglie una respinta di Gillet su tiro di Diego. Dopo il gol cresce la squadra di Ferrara, anche se i tanti cross non vengono mai finalizzati dalle punte. Amauri conferma il suo momento negativo non riuscendo mai a impensierire il portiere avversario. Prima dello scadere però un rapido contropiede barese induce al fallo da rigore Cannavaro. Realizza con freddezza Barreto dagli undici metri.

Nella ripresa la Juve spinge molto specie sulla fascia destra con Caceres, che per il momento si conferma l’unico acquisto azzeccato dell’estate, arrivato in prestito dal Real Madrid, ma i cross e gli attacchi bianconeri anche per linee centrali non vengono mai risolti in area. Quando non vengono contrastati dai difensori, si oppone agli juventini un Gillet in stato di grazia: sulle conclusioni di Trezeguet e nel finale di Poulsen compie due veri miracoli. Ma il Bari non è arrendevole, anzi spesso è spavaldo e sulle fasce mette in apprensione la retroguardia e Buffon. La grande occasione per la Juventus però arriva al 23’ del secondo tempo, quando Almiron atterra Grosso in area. Rigore sbagliato da Diego che tira alto. Al 36’ arriva il tris del Bari con un gran tiro di Almiron da fuori che lascia immobile Buffon. Nel finale attacca scomposta la Juventus, ma la palla non vuole entrare.

Nel dopopartita ai microfoni di Ski Ciro Ferrara non sa spiegare l’ennesima brutta figura: "Siamo venuti a Bari con umiltà. Oggi è difficile dare spiegazioni a questa partita. Avremmo potuto giocare ancora molto senza segnare e su tre tiri concessi abbiamo subìto tre gol. Non mi sento di criticare la squadra, anche se la sconfitta è pesante, e dura da digerire”. Anche se si assume tutte le responsabilità. Parla anche il Presidente e Amministratore Delegato Jean-Claude Blanc e le sue parole sembrano quelle di un allenatore. Oltre ad analizzare la partita e a confortare la squadra Blanc conferma la piena fiducia a Ferrara e esclude il ritorno di Roberto Bettega come consulente (“Andiamo bene così”). A giudicare dalle ultime gare però non si direbbe Da notare la presenza in panchina di Alessio Secco in panchina. “Voleva essere vicino alla squadra, presenza confortante, anche se non è andata bene”, ha commentato Ferrara alla fine.