Roma, lunedì 15 aprile 2013 Si chiude, nel peggiore dei modi, un ciclo di gare, quarti di finale con il Fenerbahce, derby e Juventus, con l’uscita dall’Europa League ed il pericolo, nel prossimo anno, di non poter disputare nessuna competizione europea. Molte le attenuanti per la formazione di Petkovic, tra squalifiche ed infortuni, ma anche le colpe, suddivise tra società e giocatori.

Un organico limitato che non ha concesso al tecnico laziale di poter avere a disposizione le giuste contromosse per sopperire ai cali di forma e ai vari infortuni dei calciatori, tra cui Hernanes (nella foto), Klose e Mauri, questi ultimi due rientrati da un lungo periodo per infortunio. I calciatori hanno avuto il torto di non garantire alla formazione laziale il necessario spessore tecnico per poter incidere, in alcune gare, sui risultati ed il derby è stata la dimostrazione lampante di questa lacuna da colmare. In Europa League, contro la formazione turca, la Lazio non ha saputo sfruttare il turno favorevole, ma è capitolata al cospetto di una formazione che nel campionato italiano avrebbe serie difficoltà a rimanere nella massima divisione.

Nell’ultimo turno casalingo, la Lazio si è presentata al cospetto della capolista con una formazione largamente rimaneggiata in difesa e con giocatori poco presentabili alla sfida. La gara, nel primo tempo, è stata a senso unico dominata in lungo e in largo dalla formazione torinese che non ha appesantito il risultato finale per un paio di miracoli di Marchetti. Nella ripresa il tecnico laziale ha messo in campo Kozak ed Ederson al posto di Hernanes e Mauri. La Lazio ha iniziato a spingere, ma non è riuscita a concretizzare le occasioni create per sperare nella rimonta, dopo la doppietta nel primo tempo di Vidal.

Archiviata la delusione europea, la Lazio dovrà affrontare i prossimi sei turni con il massimo della determinazione e voglia di vincere per evitare di crollare nel finale di campionato. La Lazio dovrà affrontare tra le mura amiche dell’Olimpico Bologna e Sampdoria e ben quattro trasferte con Udinese, Parma, Inter e Cagliari. Insomma un calendario pessimo per rilanciare le ambizioni europee della Lazio che, malgrado tutte le difficoltà, ha disputato una buona stagione che potrebbe essere ottima, se riuscisse a conquistare la Coppa Italia nella finale che di disputerà il 26 maggio contro l’Inter o la Roma.