Frascati, giovedì 19 gennaio 2012 – Si apre col nuovo anno la tredicesima edizione di una delle trasmissioni radio più chiacchierate, tutt’oggi in onda su Radio 105. “Lo Zoo di 105” di Marco Mazzoli. L’ideatore, con Gilberto Penza (Gibba), crea nel 1999 un programma dallo stile satirico-demenziale la cui caratteristica è la totale libertà dei conduttori di mandare in onda tutto ciò che gli passa per la mente, senza censura. Scherzi telefonici (a vip e non), gag, parodie e rubriche su attualità e mondo dello spettacolo le componenti del format, dove sovrane sono l’irriverenza e la mancanza di pudore. Da allora si sono succeduti molti presentatori come mago Wender, Leone di Lernia, Paolo Noise, Fabio Alisei. La sfacciata volgarità del linguaggio, “il gioco pesante”e la noncuranza del giudizio altrui, costano a Mazzoli più di 300 querele e una denuncia da parte delle associazioni animaliste. Il programma viene più volte sospeso con la minaccia della chiusura definitiva ma sempre rimesso in onda perchè il più ascoltato d’Italia. Nel 2007 vince le “Radio Grolle” come migliore trasmissione del pomeriggio.

A partire dal 2008 si può seguire il programma su Comedy Central (Sky), sulla Zootv visibile sul blog (www.ilsitodellozoo.com) e sul sito Mogulus. Nel 2009 sulla pagina di Radio 105 sorge una webradio dedicata allo “Zoo”. In questi due anni vince gli “Sky Tv Awards” nella categoria “miglior adattamento di format originale”.  A partire dal 2008 nasce “Lo Zoo di 105 Compilation”, una raccolta di gag la cui uscita si è replicata negli anni (l’ultima il 24 maggio 2011). Dopo un’autosospensione dei conduttori (nel 2010), causata da un’imposizione dell’Agicom ad avere una condotta “più sobria”, il programma riparte nel 2011 con nuovi membri. Il trio storico Noise-Wender-Alisei viene sostituito. I presentatori restano Mazzoli e Gibba con l’aggiunta di Alan Caligiuri, Maccio Capatonda, Ivo Avido, Hebert Ballerina e Dj Spyne (il quale cura la regia con Pippo Palmieri). Il 21 settembre 2011, è uscita la prima autobiografia di Mazzoli, “Radiografia di un dj che non piace”, edita da Rizzoli. Più di 30.000 copie vendute. Scherzi telefonici, parodie, e “Bastard Inside Line”(linea telefonica lasciata aperta per dare l’opportunità agli ascoltatori di dire la loro) restano una costante. Eppure nella pagina ufficiale dello “Zoo” su facebook (e su molti forum e blog nel web) si leggono numerosi commenti di delusione da parte dei fan più affezionati. Si rimpiange la vecchia formazione e il vecchio modo di fare un programma “che non piace”, davvero.

Libera Cosmai