Verona, lunedì 17 dicembre 2012 – “Solo la nebbia, c’avete solo la nebbia!”. Mai coro fu più azzeccato. Mai titolo fu più azzeccato. Cieca di rabbia per solito, ennesimo, torto arbitrale a suo sfavore, sia per l’effetto pratico della nebbia. Lo scenario era apocalittico. Degno di un film di Dario Argento o di Alfred Hitchcock. Sembrava che da un momento all’altro dovesse spuntare dal nulla un’ombra scura con un coltello e commettere un efferato delitto. In effetti un delitto c’è stato, e l’assassino ha un nome ed un cognome: Mauro Bergonzi. L’arbitro genovese, ne combina di tutti i colori: dall’ammonizione beffarda a Castan per un fallo a 30 metri dalla porta che, poiché diffidato, salterà la partita contro il Milan al difensore brasiliano ai due rigori non dati alla Roma uno più netto dell’altro, passando per il clamoroso flop del fuorigioco sul gol di Pellissier. Assoluto attore protagonista del giallo più chiaro della storia del cinema. Questa, però, non è finzione. Ma cruda realtà. E la realtà vede la squadra di Zeman, penalizzata mortalmente (tornando al delitto), sciupare una clamorosa occasione per avvicinarsi alle zone alte di classifica, vista le sconfitte di Inter prima, e Napoli poi. Delitto. Efferato delitto.
Primo tempo avaro di occasioni: i giallorossi faticano a creare occasioni pericolose contro l’attenta difesa del Chievo. Gli uomini di Corini chiudono bene dietro e ripartono immediatamente. Una delle poche occasioni arriva al 17′. Osvaldo entra in area e arriva a pochi metri da Sorrentino, tiro secco ma si salva il portiere. Al 35′ ci prova Totti dalla distanza ma la conclusione del capitano finisce alta. I padroni di casa manovrano bene, si avvicinano all’area avversaria, ma non concludono verso la porta di Goicoechea.
Nella ripresa è il Chievo a partite meglio: al 3′ stacca Rigoni di testa da azione d’angolo, ma si salva in tuffo Goicoechea. La Roma cerca di spingere per trovare il colpo da tre punti. Al 13′ cross di Pjanic dalla destra, stacca bene Osvaldo, e palla al lato non di molto. Un minuto dopo ancora la squadra di Zeman pericolosa. Pjanic suggerisce per Bradley che entra in area sulla destra: cross che attraversa tutta l’area piccola, ma Osvaldo è in ritardo. A metà ripresa, sotto una fitta nebbia, il boemo cambia e inserisce in sequenza Lamela, De Rossi e Destro. Al 37′ altra chance per la Roma: azione prolungata con Piris che calcia in area ma è attento Sorrentino. Al 42′ arriva la beffa per i giallorossi: lancio in profondità di Rigoni, scatta in fuorigioco Pellissier che supera agevolmente Goicoechea in ritardo nell’uscita e mette in rete il gol vittoria dell’1-0, tra le proteste giallorosse (giuste) per la posizione dell’attaccante del Chievo.
Gli uomini di Zeman schiumano rabbia, il boemo compreso. Tanto che non si presenta nemmeno davanti ai microfoni né dell’emittenti radiotelevisive, né in conferenza post-gara, sostituito dal Direttore Sportivo Franco Baldini. Il DS della Roma però, preferisce usare una linea più soft rispetto al suo allenatore e preferisce non alzare più di tanto i toni. Ora i capitolini si preparano per la delicata gara interna di sabato sera contro un Milan in crescita. Bisogna ripartire subito, contro tutto e tutti, e congedare il pubblico giallorosso con una vittoria, prima della sosta natalizia.