Roma, venerdì 26 ottobre 2012 – Con “Byrds with skymirrors”, in prima nazionale al Teatro Argentina per il Romaeuropa Festival, approda in Italia uno dei più suggestivi coreografi mondiali. Il neozelandese Lemi Ponifasio, nato nell’isola di Samoa, è il nuovo talento della danza contemporanea. Le sue creazioni sono delle potenti e simboliche rappresentazioni, dove al centro dell’interesse è la natura. La forza misterica, esoterica e spesso custode di un’essenza che va al di là della ragione per approdare in quell’universo magico da cui emergono gli dei (e i demoni). E la potenza raffigurativa dello spettacolo presentato a Roma è quella stessa di una cerimonia propiziatoria, dove si fondono insieme nella danza rito, mitologia e cultura etnica.

Lo spettacolo, in corealizzazione con Teatro di Roma, è una elegia alla natura e alla nostra appartenenza all’universo naturale, una ode alla tremenda “bellezza” del cambiamento climatico, avvenimento apocalittico già in atto. Il titolo e l’ispirazione di “Birds with skymirrors” nascono nell’atollo di Tarawa, dove Ponifasio ha osservato che una particolare specie di uccelli tropicali, le fregate, portano nel becco quello che sembravano essere degli specchi liquidi, degli “skymirrors” appunto. Si trattava però di pezzi di nastro magnetico, raccolti sull’Oceano Pacifico, comunemente definito “la grande autostrada dei rifiuti”: così un’immagine inizialmente di grande suggestione cambia radicalmente di segno. Il tema ambientalista tuttavia s’inserisce in uno spettacolo lontano da ogni didascalismo, popolato da uomini e dei, scandito da una pulsazione profonda, con visioni di grande potenza e bellezza che prendono corpo in uno spazio illuminato con grande sapienza. Uno spettacolo dove luccica la speranza, che secondo Ponifasio «ci dona l’immaginazione, primo impulso dell’arte».

Fedele alle sue idee Lemi Ponifasio ha fondato il Mau, piattaforma di riflessione critica e creativa che coinvolge artisti, studenti, attivisti, intellettuali e leader della comunità, per riflettere sui concetti di verità e rivoluzione, intesa come processo di trasformazione. Senza alcuna concessione all’estetica occidentale, il coreografo neozelandese presenta un approccio stimolante al teatro contemporaneo: nelle sue radicali messe in scena c’è il superamento delle idee convenzionali di teatro, danza, arte, attivismo politico. Conosciute per la loro feroce carica simbolica, le sue creazioni sono presentate nei più prestigiosi festival internazionali. Per il ciclo di incontri “Appena fatto!”, realizzato in collaborazione  con Rai Radio3, Lemi Ponifasio incontrerà il pubblico sabato 27 ottobre al termine dello spettacolo. L’intervista sarà condotta da Pietro Del Soldà.

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